L'ospedale San Carlo di Potenza
2 minuti per la letturaPOTENZA – Il Tar Basilicata ha annullato la gara quinquennale da 22 milioni di euro indetta a dicembre dalla Stazione unica appaltante della Regione per le pulizie all’interno dell’ospedale San Carlo di Potenza. La decisione è del 23 giugno, ma i magistrati si sono presi qualche settimana per le motivazioni. Il collegio presieduto da Giuseppe Caruso (Pasquale Mastrantuono consigliere e Benedetto Nappi referendario estensore) hanno accolto il ricorso presentato da Kuadra spa, che gestisce il servizio dal 2011.
I legali, Oscar Murolo Landi e Michele Spagna, hanno ottenuto l’annullamento del quinto lotto del bando unico per «l’affidamento del servizio di pulizia e di altri servizi integrati per la durata di cinque anni» all’interno di tutte le principali strutture sanitarie regionali, per un importo complessivo di poco meno di 102 milioni di euro. Fatti «salvi», pertanto, i restanti quattro, che riguardano il Crob di Rionero (base d’asta 5milioni e mezzo più 3milioni e 400mila euro), Asm (22milioni e 800mila euro), e Asp (47milioni).
Il risultato è che, a meno di sorprese, andrà prorogato il contratto esistente con la società, in scadenza tra due mesi. Almeno fino a quando non sarà chiusa un’altra gara: quella da 1miliardo e 400milioni di euro indetta nel 2014 dalla Centrale unica di committenza del Ministero dell’economica «per l’affidamento dei servizi di pulizia, di sanificazione ed altri servizi» per gli enti del Servizio sanitario nazionale. Tempi previsti? Difficile a dirsi, dato che tutto sembra fermo dal 2015. Come pure se alla fine la gara Consip porterà un effettivo risparmio di spesa rispetto a quella regionale (per gli appalti di manodopera capita spesso il contrario).
Ma considerata la posta in gioco è evidente che ogni ulteriore passo avanti verso l’aggiudicazione verrà sottoposto al vaglio di magistrati di ogni ordine e grado grado. Fino ad allora, però, Kuadra dovrebbe restare al suo posto e agli stessi prezzi di quando è entrata. Quindi 5milioni e 200mila euro all’anno di base , a cui andrebbero aggiunte le varie “estensioni” dell’appalto concesse nel tempo dall’Azienda ospedaliera. Proprio per le “estensioni” dell’appalto pulizie del San Carlo i pm di Potenza, a novembre dell’anno scorso, hanno chiesto e ottenuto l’arresto del responsabile della società, che risulta indagato assieme a un dirigente dell’ufficio economato e a tutto il vecchio management del nosocomio. L’accusa, infatti, è che avrebbero “pilotato” in maniera irregolare affidamenti per 3milioni di euro complessivi. Ma anche più di recente il nome della Kuadra era balzato alla cronaca, col sequestro dell’intero compendio societario da parte dei pm dell’Antimafia di Napoli, nell’ambito di un’inchiesta sugli affari del clan camorristico dei Lo Russo. In avvenire, secondo i magistrati del Tar Basilicata, la Stazione unica appaltante della Regione farebbe bene a coordinarsi meglio con la Consip sulle gare in corso e quelle da far partire. L’alternativa – spiegano ancora – potrebbe addirittura costituire «illecito disciplinare e causa di responsabilità amministrativa».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA