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POTENZA – Sono già «circa duemila» le firme raccolte in Basilicata da Cgil, Cisl, Uil, Cisal, Confsal e Ugl «per protestare contro il progetto di privatizzazione di Poste italiane», definito «una vera e propria svendita che danneggia gli utenti e i lavoratori».
Il dato è stato reso noto dalla Cisl di Basilicata, a margine della raccolta di firme svoltasi ieri mattina, nella piazza principale di Potenza. I sindacati contestano anche il «piano di riorganizzazione di Poste italiane in Basilicata, che prevede pesanti tagli ai servizi, come il recapito della corrispondenza a giorni alterni e la carenza di organico negli uffici, con code e disservizi ai cittadini, in particolare ai pensionati».
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