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Roma, 28 lug. (askanews) – A maggio e giugno l’occupazione alle dipendenze è cresciuta ma a ritmi meno sostenuti che nei quattro mesi precedenti. Nella prima metà dell’anno sono stati creati circa 280.000 posti di lavoro nel settore privato non agricolo, il 15% in più rispetto al primo semestre del 2022, il 55 nel confronto con il secondo semestre. E’ quanto emerge dalla Nota “Il mercato del lavoro: dati e analisi”, di Banca d’Italia.
Nei mesi di maggio e giugno la domanda di lavoro ha rallentato nel turismo e nel commercio, mentre è rimasta stabile negli altri servizi e nell’industria in senso stretto. Nelle costruzioni l’espansione delle posizioni lavorative si è invece rafforzata.
Nel dettaglio, nei comuni maggiormente colpiti dall’alluvione di maggio (concentrati prevalentemente in Emilia-Romagna), le attivazioni nette nel settore agricolo hanno marcatamente rallentato. Non sembrano esserci state ripercussioni nei settori a valle della filiera agro-alimentare e nel turismo.
Inoltre, la crescita dell’occupazione nel bimestre è stata più contenuta sia nella componente permanente sia, in misura maggiore, in quella a termine. Nel complesso del primo semestre del 2023, l’incremento dell’occupazione dipendente è stato sospinto dalla componente a tempo indeterminato.
Infine, a marzo e aprile il numero di disoccupati amministrativi si è ridotto, ma meno rispetto al periodo corrispondente. Tale dinamica, che si associa al più consistente aumento dell’occupazione, rifletterebbe il marcato incremento del tasso di partecipazione nell’anno in corso.

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