3 minuti per la lettura
Situazione fuori controllo a Rodi per gli incendi, temperature oltre i 44 gradi, migliaia di ettari di foresta distrutti, voli sospesi e cittadini e turisti evacuati
ATENE – I vigili del fuoco stanno combattendo le fiamme su tre fronti separati, sulla costa occidentale e nel centro di Rodi, mentre l’incendio ha già dilaniato migliaia di ettari di foresta vergine. «L’ambiente dell’isola è stato davvero distrutto. Le immagini che vedo sono senza precedenti», ha detto alla televisione pubblica Efthi’mios Lekkas, un professore specializzato in catastrofi naturali. La catastrofe è anche un duro colpo per l’economia di Rodi, il cui motore principale è il settore turistico.
La Grecia sta patendo un’ondata di caldo estremo, con temperature che sabato hanno superato i 44 gradi nel settore centrale. Ieri è andata anche peggio, con i termometri che potrebbero aver raggiunto i 45 gradi.
Incendio a Rodi, sospesi i voli
L’incendio fuori controllo nell’isola greca di Rodi ha indotto a sospendere molti voli verso la località turistica. O meglio i tour operator hanno ordinato ai voli charter di atterrare vuoti sull’isola per far salire i turisti che vogliono lasciare Rodi, dove infuria da sei giorni un incendio partito da una montagna e che i servizi di emergenza non riescono a domare; e sabato, secondo la stampa greca, tutti i voli dall’isola erano pieni.
Il gruppo tedesco Tui, una delle maggiori aziende turistiche al mondo, ha sospeso tutti i voli turistici per l’isola. «Al momento il gruppo Tui ha circa 40.000 turisti sull’isola di Rodi, 7.800 dei quali sono interessati dagli incendi e hanno dovuto essere evacuati in centri di accoglienza o hotel», ha spiegato la portavoce. Nel Regno Unito, la compagnia low cost Jet2 ha cancellato tutte le rotte per l’isola fino al 30 luglio compreso, domenica prossima. Jet2 tuttavia farà comunque volare i suoi aerei verso l’isola, in maniera da poter riportare a casa i turisti rimasti bloccati. Anche EasyJet ha cancellato i pacchetti vacanze, ma ancora vola verso l’isola, con i vettori vuoti, esattamente come British Airways, Ryanair, e altre compagnie.
Almeno 19mila persone evacuate
La situazione sull’isola è ancora molto complicata. Le autorità greche hanno fatto sapere che sono almeno 19.000 le persone, tra le quali circa 6.000 turisti, allontanate dalla zona dell’incendio boschivo, che continua a bruciare impetuoso alimentato dalle alte temperature e dai forti venti. Tra gli sfollati, circa 3.000 turisti sono stati trasferiti in luoghi sicuri via mare, mentre il resto, 16.000 persone, tra cui altri 3.000 turisti, lo hanno fatto via terra grazie a una vasta operazione andata avanti tutta la notte, ha spiegato il portavoce dei vigili del fuoco, Yannis Artopio’s, alla televisione privata Skai.
L’incendio ha costretto all’evacuazione 11 cittadine del centro e della costa orientale dell’isola, mentre le fiamme hanno danneggiato almeno tre alberghi nella cittadina costiera di Kiotari e bruciato diverse abitazioni nella cittadina di Laerma. Al lavoro ci sono circa 270 vigili del fuoco con 49 veicoli, cinque elicotteri e dieci aerei cisterna. Migliaia di turisti hanno dovuto trascorrere la notte nelle scuole, nei palazzetti dello sport, sui traghetti se non addirittura in strada; e nei video pubblicati sui social sabato, si vedono file di diversi chilometri di turisti, in marcia, valige in mano diretti alle spiagge da cui partivano le imbarcazioni che allontanavano le persone dal pericolo.
Alcuni hanno denunciato una mancanza di organizzazione e informazione da parte delle autorità, raccontando che per raggiungere i punti di evacuazione hanno dovuto percorrere diversi chilometri sotto un sole cocente, spesso con i bambini piccoli oltre al bagaglio. Finora non si segnalano feriti, anche se nove persone hanno dovuto essere portate nei centri sanitari locali con lievi problemi respiratori a causa del fumo degli incendi.
LEGGI ANCHE: La Calabria brucia, oltre 70 incendi. Arrivano rinforzi dalle altre regioni
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA