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Lidia Bastianich ai fornelli insieme a Mario Oliverio

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L’imprenditrice ha apprezzato i prodotti biologici coltivati su terreni confiscati alla mafia

CATANZARO – «La mia è una impressione straordinaria. È una gioia poter essere ospite qui e vedere questi ragazzi così entusiasti e questa organizzazione perfetta».

È tornata in Calabria Lidia Bastianich, testimonial dei nostri prodotti enogastronomici nel mondo, che è stata ospite a Lamezia Terme della comunità “Progetto Sud” di don Giacomo Panizza e ha partecipato ad un cena con prodotti biologici della Cooperativa Le Agricole coltivati su terreni confiscati alla mafia.

I ragazzi con abilità diverse della Progetto Sud si sono occupati del servizio e dell’accoglienza degli ospiti, mentre le donne della comunità, che vivono in condizioni di difficoltà, hanno preparato con cura le pietanze ospitando in cucina la chef di fama internazionale.

«La mia è una impressione straordinaria – ha detto Bastianich – ed è una gioia poter essere ospite e conoscere questi ragazzi così entusiasti e questa organizzazione così calorosa. Le persone che hanno bisogno sono le più importanti per la nostra società, sono capaci di indirizzarci verso la giusta direzione. Conosco la Calabria da tempo ma ora ho avuto modo di conoscerne più intimamente sia la produzione locale che la gente e mi sono rimasti nel cuore. Ci ritorno sempre con piacere, ho portato con me qualche ricordo e prodotti tipici come il caciocavallo, il peperoncino e la ‘nduja. Penso che qui ci sia una cultura vera e proprio per questo credo sia una grande opportunità farla conoscere anche all’estero».

«È questa la Calabria vera, positiva – ha commentato OIiverio – che non vuole lasciare indietro nessuno. Abbiamo goduto recentemente di un’attenzione internazionale anche grazie al contributo di Lidia, alla sua capacità di veicolare l’enogastronomia di qualità, fondata sull’olio, la patata, la zootecnia, i sapori della nostra produzione alimentare. Ringrazio anche don Giacomo tenendo a sottolineare che non è solo, è sostenuto dalle istituzioni, dalla stragrande maggioranza dei calabresi. Ho avuto un confronto a Roma con gli altri presidenti delle Regioni per creare una rete a contrasto della criminalità organizzata. Insieme ai calabresi stiamo combattendo una battaglia per estirpare la malapianta della mafia che ha prodotto solo danni per la Calabria. La buona politica che vuole mettere al centro il bene comune deve assumere come priorità il contrasto alla criminalità».

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