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Quasi deserto il primo appuntamento del Festival delle Invasioni a Cosenza, a pagamento, e il Comune rende gratis la seconda serata
CI SONO quelli che vanno ai concerti, ma dei concerti non gliene frega niente. Nella maggior parte dei casi è una posa. Una foto su Instagram, un’esperienza condivisa coi propri amici appassionati di musica, un modo per incrociare lo sguardo di qualcuno e dire in futuro al proprio figlio: «Tesoro, io e papà ci siamo conosciuti al concerto dei Rolling Stones: loro sono ancora vivi, il nostro matrimonio no».
Assistere a concerti in cui su una scaletta di quindici tracce la maggior parte dei partecipanti ne conosce solo un paio non è, dunque, un fatto avulso dalla realtà. È probabilmente la regola. Ecco perché data la premessa, si può dire che il concerto dei Clock Dva, in piazza XV Marzo, per la prima giornata del festival delle Invasioni 2023, sia stato bellissimo. Non c’era gente.
Dieci? Quindici? Venticinque persone al massimo realmente appassionate hanno deciso di pagare un biglietto. Venti euro per vedere lo storico gruppo di Sheffield. Un biglietto anche superiore rispetto a quello medio per assistere a un live della band (certo, nel ticket, verrà detto, erano compresi tutti gli altri artisti). Se non è alta fedeltà questa…
Il Festival delle Invasioni, pertanto, da un punto di vista prettamente musicale, segnano davvero un ritorno al passato: la qualità c’è e quest’aspetto è indubbio. Manca, tuttavia, una presa di posizione, di coscienza. Le Invasioni sanno quello che vogliono offrire, ma non hanno ancora capito a chi vogliono offrirsi. Se intendessero parlare a quel personaggio del famoso libro di Nick Hornby, che non vuole vendere il disco mainstream al buon padre di famiglia decretando di conseguenza il lento fallimento del negozio, ben venga. Allora la serata di ieri non può proprio essere annoverata come “flop”, ma, per l’appunto, come gran successo.
Tuttavia se le Invasioni volessero, al contrario, rappresentare un’offerta culturale nuova e aperta alla città, a tutta la città, perché tutta la città la merita (altro paio di maniche se non l’apprezzerà), a quel punto il biglietto all’ingresso dovrebbe essere bandito. È il ticket a dover essere eliminato, non l’artista di livello. Solo così si apre al non appassionato, al ragazzo che si trova per caso a bere una birra in uno degli unici locali attivi del centro storico invogliato a “salire” fino alla statua di Telesio e a conoscere quello che magari non conosce.
Si ribatterà che il Comune è in dissesto. Che è necessario pagare l’evento coi ricavi dei biglietti come si fa ai matrimoni con le buste degli invitati. Che o così o niente. Ok. Ma, mentre il ragionamento su ciò che si vuole essere è ancora lontano, parlano i fatti. Una spesa di 30mila euro da parte dell’amministrazione, la partecipazione a un bando regionale di cui ancora non si conosce l’esito, una manciata di biglietti staccati, il privato molto
probabilmente in perdita.
E poi sì abbiamo anche venticinque persone al massimo felicissime di aver potuto coronare un sogno, ripetendo «la piazza è mia» su sonorità elettroniche di grande fascino, e moltissime altre, lontane da Cosenza, al concerto del musicista di cui non conosce neanche l’ultimo singolo. Impulsi barbarici, ma non si sa verso di chi. Mentre scriviamo pare che l’amministrazione ci legga nel pensiero: la serata di oggi, quella conclusione delle Invasioni 2023, diventa gratuita, con ingresso libero per tutti. È quanto comunica una nota ufficiale diramata alla stampa.
«Il Festival delle Invasioni nasce come appuntamento di scoperta dei diversi linguaggi artistici. Dopo lo stop degli ultimi anni, abbiamo recuperato lo spirito di un appuntamento storico per la città di Cosenza, puntando sulla sperimentazione musicale. Siamo certi che l’inizio di questo viaggio intrapreso porterà il festival ad essere nuovamente meta di attenzione di un pubblico sempre crescente nazionale ed internazionale».
«Oggi è però importante che sia la nostra città ad invadere il suo festival. Riscoprendo non solo le avanguardie musicali presenti in cartellone, ma soprattutto facendo proprio un appuntamento che acquista il suo senso solo grazie alla presenza e alla partecipazione. Proprio per questo motivo la serata di stasera sarà ad ingresso completamente gratuito. Vi invitiamo a partecipare dalle 18.00 alla Passeggiata Rainbow che partirà da Piazza dei Bruzi. E dalle 20.30 a Piazza XV Marzo, tutti presenti per godere dei concerti in cartellone di questa seconda e conclusiva serata del Festival delle Invasioni, alla Rendano Arena», scrive lo staff del festival. Un passo indietro. A ragion veduta.
Leggi la presentazione dell’evento da parte del sindaco Franz Caruso
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