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Biagio Cava non fu il mandante del tentato omicidio di Felice Graziano. Pochi minuti fa i magistrati del Tribunale collegiale di Avellino hanno infatti mandato assolto il boss quindicese, accusato dai collaboratori di giustizia di aver dato l’ordine di uccidere il boss rivale. La Dda di Napoli aveva invocato nei suoi confronti una condanna a 25 anni di reclusione. Assolto dall’accusa di aver partecipato all’azione di fuoco avvenuta in Via Roma a Quindici il 18 maggio 2005 anche Durante Siniscalchi, per cui erano stati invocati 21 anni di reclusione. 
Assoluzione per lo stesso Aniello Acunzo, il collaboratore di giustizia che con le sue dichiarazioni aveva permessondi di riaprire il processo. Alla fine le accuse dei collaboratori non sono state giudicate attendibili o sufficienti all irrogazione della condanna.
Ma questo sara’ piu chiaro all atto del deposito delle motivazioni della sentenza. Il collegio difensivo rappresentato dai penalisti Raffaele Bizzarro, Attilio Panagrosso e Alberto De Simone aveva molto puntato sull inattendibilita delle dichiarazioni di Acunzo, Antonio Scibelli e dello stesso Felice Graziano. Il paradosso resta pero’ il fatto che per l’agguato all’ex boss quindicese ora resti solo l’autista del fiorino utilizzato per l’agguato. 
Si tratta di Giuseppe Giugliano, condannato con il rito abbreviato a 12 anni.

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