I funerali di Giulia Tramontano
2 minuti per la letturaGrande commozione ai funerali di Giulia Tramontano e del piccolo Thiago celebrati a Sant’Antimo città natale della donna uccisa a Senago da Alessandro Impagnatiello
SANT’ANTIMO (NAPOLI) – Commozione a Sant’Antimo ieri per il funerale di Giulia Tramontano. I genitori Loredana e Franco, i fratelli Chiara e Mario, i parenti e gli amici della giovane si sono ritrovati per la cerimonia, in forma strettamente privata, nella parrocchia di Santa Lucia alle 15.
Nel comune a Nord di Napoli è stato dichiarato il lutto cittadino. Nell’annuncio delle esequie sul manifesto anche il nome di Thiago, il bimbo che la 29enne uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello con almeno 37 coltellate portava in grembo. Prima di raggiungere il cimitero di SanAntimo il feretro di Giulia Tramontano è stato portato in corteo fin sotto l’abitazione dove la ragazza viveva prima del trasferimento al Nord per lavoro.
Davanti al palazzo dove risiede la famiglia Tramontano si sono ritrovate tantissime persone. Alcune hanno allestito un piccolo altarino su una panchina deponendo una fascia di fiori e dei ceri. La mamma di Giulia con un filo di voce ha detto “grazie”. Poi per Giulia è scattato un lunghissimo applauso, anche da parte delle tante persone che erano affacciate ai balconi. «L’amore regala e non priva. Protegge e non uccide». È quanto si legge su uno striscione che è stato affisso davanti alla chiesa di Santa Lucia.
SANT’ANTIMO, L’ULTIMO SALUTO A GIULIA E THIAGO
Ai funerali erano presenti anche il sindaco di Senago, Magda Beretta, e di Sant’Antimo, Massimo Buonanno, rispettivamente i comuni dove la ragazza si era trasferita e di dove era originaria. «Giulia può essere indicata come una testimone, una martire» ha detto il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, che con il parroco don Salvatore Coviello, ha presideuto la cerimonia dei funerali di Giulia Tramontano. «Lei è una testimone perché portava la vita dentro di sé», ha proseguito monsignor Spinillo, parlando con i giornalisti prima di entrare in chiesa. Davanti a tanta violenza «c’è solo da dire – aggiunge – che abbiamo perso la capacità di rapportarci alla vita».
Alcune centinaia di persone sono presenti davanti alla chiesa di Santa Lucia a Sant’Antimo in attesa dell’uscita del feretro. I cittadini si sono assiepati a ridosso della parrocchia rispettando al volontà della famiglia. Alcune donne hanno indossato magliette bianche con la scritta Giulia e Thiago. In chiesa è stato esposto il gonfalone della Regione Campania. Un lungo applauso e poi il lancio in cielo di centinaia di palloncini bianchi ha salutato il feretro di Giulia.
Accanto alla bara, per un breve corteo funebre, i familiari provati dal dolore. «Nel pieno rispetto per la scelta di celebrare funerali in forma privata, rivolgo un abbraccio alla famiglia di Giulia Tramontano e all’intera comunità di Sant’Antimo che si è ritrovata unita dopo questo dramma che ha colpito ciascuno di noi».
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