1 minuto per la lettura
CATANZARO – La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio per 63 persone coinvolte nell’inchiesta “Dirty soccer” che nel maggio scorso aveva portato all’arresto di 50 persone tra cui calciatori, dirigenti e presidenti di squadre di calcio dei campionati minori, dalla Lega Pro all’Eccellenza (LEGGI).
LEGGI LA NOTIZIA DELLE SENTENZA DEL TRIBUNALE FEDERALE
Contemporaneamente sono stati stralciati e trasmessi alla Procura di Napoli, competente territorialmente, gli atti relativi alla presunta associazione per delinquere che avrebbe fatto capo ad Antonio Ciccarone, direttore sportivo, all’epoca dei fatti, del Neapolis (LEGGI DEL TRASFERIMENTO DEGLI ATTI A NAPOLI).
Il reato contestato agli indagati, a vario titolo, é l’associazione per delinquere finalizzata alla frode in competizioni sportive. Secondo la Procura catanzarese, sarebbe stata posta in essere una vera e propria organizzazione criminale che, con il contributo di giocatori, allenatori e direttori sportivi, avrebbe alterato i risultati di alcuni match con lo scopo di realizzare lucrose vincite attraverso il sistema delle scommesse.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA