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L'ex presidente della Provincia Salvatore Solano

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Anche se non indagato nelle carte dell’operazione Maestrale-Carthago spunta anche l’ex presidente della provincia Salvatore Solano

VIBO VALENTIA – Il suo nome non figura nell’elenco degli indagati dell’operazione Maestrale-Carthago, tuttavia la circostanza riportata nel fermo della Dda fa riferimento alla “estrema facilità” con cui gli esponenti della ’ndrina di Briatico avvicinavano personaggi legati alla politica vibonese.

Quella mattina di ottobre del 2019 l’allora presidente della Provincia, Salvatore Solano, incontrò Francesco Zungri, alias “Il Mau”, ritenuto appartenente al sodalizio criminale. I due, scrivono gli inquirenti, avevano “allacciato rapporti che potevano sicuramente sfociare in veri e propri interessi economici”. In tal modo, gli indagati nell’inchiesta “avrebbero tratto sicuramente profitto in termini di utilità e/o denaro necessario al sostentamento della compagine criminale”.

Il 22 ottobre viene intercettata una telefonata tra Zungri e un marittimo di lungo corso (anch’egli non indagato) il quale riferiva al suo interlocutore che il 24 successivo ci sarebbe stata presso l’istituto nautico di Pizzo ove avrebbe presenziato anche il presidente della Provincia, con cui parlare “di quel progetto… di cui ti accennavo”. A seguito di questa conversazione, Zungri informava il “socio occulto” della “Costa degli dei Tours Srls”, Armando Giuseppe Bonavita, ritenuto elemento di vertice dell’omonima famiglia, a cui riferiva di avere anche un “appuntamento con la Regione” e che forse “vogliono loro la barca”, facendo capire, secondo gli inquirenti, che “vi era un progetto da parte dell’ente regionale che vedeva coinvolto la motonave “Blue Ocean”.

OPERAZIONE MAESTRALE-CARTHAGO, L’EX PRESIDENTE DELLA PROVINCIA SOLANO E I RAPPORTI CON FRANCESCO ZUNGRI

E siamo al giorno dell’evento al Nautico. I carabinieri avevano predisposto un servizio di osservazione che “aveva portato a stabilire come l’allora presidente della Provincia, intorno alle 12 (quindi dopo la cerimonia) fosse uscito dai locali insieme a Zungri e al marittimo più altri soggetti e tutti si allontanavano a bordo dei propri veicoli”.

Subito dopo la riunione, Zungri aveva contattato l’indagato Luigi Barillari aggiornandolo sull’incontro con Solano che “gli aveva fornito il proprio recapito telefonico riferendogli che per la prossima stagione (2020) avrebbero programmato un progetto consistente nella degustazione di prodotti tipici locali calabresi da fare durante le visite in barca lungo la costa vibonese”.

Udita tale proposta, Zungri avrebbe richiesto che tali escursioni fossero espletate attraverso l’utilizzo dell’imbarcazione del clan, la Blue Ocean (“Si deve preparare un programma per un altro anno, l’itinerario è tutto lo stesso. Io gli ho detto: praticamente noi abbiamo una partenza, diciamo il mercoledì che è la giornata piena. Allora, loro mettono uno stand a Tropea con prodotti tipici… e vengono tre persone a fare gli assaggini, tre donne, non so… con il loro prodotto. Per esempio oggi c’è il formaggio e il vino. A Capo Vaticano ci sarà un altro stand che queste donne scendono a terra e fanno provare gli assaggini, tutto qua… va e continua tutta l’estate questa storia”).

A quelle parole, Barillari avrebbe quindi chiesto se tale iniziativa avrebbe portato guadagno (“E ci pagano?”) ma Zungri avrebbe quindi replicato negativamente (“Pubblicità”), incontrando il diniego del primo (“Non ne vogliamo pubblicità… è una presa in giro”) che pensa si tratti di una presa in giro, al che Zungri cerca di convincere l’amico del contrario (“Come non ne vogliamo pubblicità? Non è una presa in giro, è una cosa seria perché… dopo ti spiego”).

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