Pasquale Bonavota
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Arrestato a Genova Pasquale Bonavota del clan di ‘ndrangheta di Sant’Onofrio, era ricercato nell’ambito dell’operazione Rinascita Scott
VIBO VALENTIA – DOPO quattro anni e mezzo finisce la latitanza di Pasquale Bonavota, ricercato inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità. Il presunto capo dell’omonima ‘ndrina di Sant’Onofrio è stato arrestato nella mattinata di oggi, 27 aprile, a Genova.
L’arresto arriva a conclusione di articolate indagini condotte dal Ros e dai comandi provinciali Carabinieri di Vibo Valentia e Genova. Le indagini sono state dirette dalla Procura della Repubblica-Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, guidata da Gratteri.
ARRESTATO A GENOVA PASQUALE BONAVOTA
Bonavota era ricercato in quanto destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’ordinanza emessa nell’ambito dell’indagine Rinascita-Scott del Ros dal tribunale di Catanzaro trae origine dal fatto che gli inquirenti ritengono Bonavota responsabile dei delitti di partecipazione ad associazione mafiosa col ruolo di promotore della cosca.
Bonavota era l’unico rimasto in stato di latitanza a seguito dell’esecuzione dell’operazione Rinascita-Scott che nel dicembre del 2019 ha portato all’arresto di 334 persone ritenute appartenenti alle strutture di ‘ndrangheta della provincia vibonese. Nel corso del processo aveva anche fatto pervenire due lettere nelle quali indicava l’avvocato Tiziana Barillaro quale suo legale di fiducia.
PASQUALE BONAVOTA FERMATO MENTRE SI TROVAVA NELLA CATTEDRALE DI GENOVA
È stato fermato dai carabinieri nella chiesa di San Lorenzo, la cattedrale di Genova, Pasquale Bonavota, latitante numero uno della ‘ndrangheta e fra i quattro più ricercati d’Italia. I carabinieri del reparto operativo, coordinati dal colonnello Michele Lastella l’hanno seguito per un tratto e poi, una volta dentro la chiesa, sono entrati in azione arrestandolo.
Pasquale Bonavota aveva con sé un documento falso che non è però servito per ingannare gli investigatori. Ancora da chiarire se Pasquale Bonavota vivesse o meno a Genova. Dal 28 novembre 2018 inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità del ‘programma speciale di ricerca’ del Ministero dell’Interno. È ricercato per associazione di tipo mafioso e omicidio aggravato in concorso. A cavallo tra il 2015 e il 2016 era stato assunto fittiziamente in una ditta della provincia di Torino, intestata a sua volta a un prestanome.
IL CLAN AVEVA MESSO RADICI TRA MONCALIERI E CARMAGNOLA
Il clan Bonavota – come risultato da diverse indagini – aveva messo “radici” tra Moncalieri e Carmagnola. Da ricordare che sempre a Genova nel 2008 era stato arrestato l’allora latitante Domenico Bonavota in compagnia di Antonio Patania. A Genova, peraltro, avrebbe il centro dei propri interessi Onofrio Garcea, originario di Pizzo e legato da rapporti parentali ai Bonavota.
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