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Oltre una tonnellata di marijuana scoperta dalla Finanza nel Napoletano, a Boscoreale, nascosta in un carico di legumi

BOSCOREALE (NAPOLI) – Il Nucleo di Polizia Economica-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, in collaborazione con la Sezione Aerea del Corpo e il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Salerno, ha sequestrato nel territorio di Boscoreale nel Napoletano di 1.168 kg di marijuana proveniente dal Nord America. Nel blitz i finanziari hanno arrestato anche un soggetto di nazionalità italiana.

L’operazione scaturisce da una cooperazione tra Forze di Polizia a livello internazionale. Cooperazione che ha permesso «a seguito di una calibrata analisi di rischio condotta all’interno del porto di Salerno, l’individuazione di un container». Il container in questione era proveniente dal Canada e, secondo i documenti di carico, era dichiarato come contenente generi alimentari.

A quel punto, «considerata la potenziale pericolosità della spedizione oggetto di monitoraggio» la Finanza ha spiegato che sono state adottate accorgimenti precisi. «Attraverso l’impiego dell’elicottero PH-139D – hanno chiarito le Fiamme Gialle – dotato del moderno e performante sistema di missione RW-ATOS». Con questo strumento «veniva predisposto un prolungato servizio di osservazione a distanza». Grazie al monitoraggio i finanzieri hanno «localizzato con precisione la destinazione del cennato contenitore in un’area adibita a deposito nel territorio di Boscoreale».

MAXI SEQUESTRO DI MARIJUANA A BOSCOREALE NEL NAPOLETANO, ERA NASCOSTO TRA I LEGUMI

Una volta completati i controlli è stata effettuata una perquisizione nell’area di Boscoreale. La Finanza ha trovato la «sostanza stupefacente occultata in confezioni sottovuoto, posizionate all’interno di un carico di copertura composto da legumi secchi. Nonché di trarre in arresto il rappresentante legale della società importatrice, successivamente tradotto presso la casa circondariale di Napoli-Poggioreale».

La marijuana sequestrata era «di molteplici qualità. Ottenute dall’impiego di particolari tecniche di ibridazione nel corso della coltivazione, al fine di garantire la presenza di elevati livelli di tetraidrocannabinolo (THC)».

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