Il prefetto Valenti con il sottosegratrio Ferro
2 minuti per la letturaCROTONE – Lavori di ristrutturazione in tempi brevi per il Centro richiedenti asilo Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto per poterne sfruttare al meglio le grandi potenzialità.
È questo l’intendimento del capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, prefetto Valerio Valenti, a conclusione del sopralluogo al centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto effettuato questo pomeriggio insieme al sottosegretario all’Interno Wanda Ferro.
«Il Cara di Isola Capo Rizzuto è una realtà assolutamente interessante dal punto di vista dell’accoglienza per realizzare gli obiettivi che ci prefiggiamo sia in termini di una migliore strutturazione dell’accoglienza che del trattenimento» ha detto il prefetto Valenti. La struttura, di proprietà del ministero dell’Interno, attualmente ha una capacità di 641 posti, a fronte degli oltre mille iniziali, poiché alcune zone e strutture interne non sono agibili.
Proprio dopo aver visitato le zone inibite del Centro, il prefetto Valenti ha annunciato che il Dipartimento «Lavorerà per sfruttare al massimo tutte le potenzialità di questa area. Un’area enorme che già offre una serie di padiglioni ed aree disponibili. Bisognerà lavorare per accorciare i tempi di recupero e per utilizzare le zone dismesse e migliorarle: penso alle tende che vanno sostituite con moduli abitativi di cui abbiamo già una disponibilità. Se vogliamo portare avanti la nostra missione non possiamo tenere conto che dove ci sono delle strutture esistenti che necessitano di interventi, questi interventi vanno fatti. Dico che qui in poco tempo si potrebbe portare a casa un buon risultato».
Il sottosegretario Wanda Ferro ha ribadito l’intenzione del governo di intervenire sul Cara di Isola Capo Rizzuto per sfruttarlo maggiormente a seguito del decreto che ha istituito lo stato di emergenza sull’immigrazione: «Questa area – ha detto Ferro – può avere tante possibilità di ripresa come il campo B che a breve verrà ristrutturato e riaperto, ma anche di tanti edifici andati in malora che possono dare la possibilità di accoglienza».
Il sottosegretario ha anche ipotizzato l’utilizzo di un’area del centro destinata ai minori non accompagnati che secondo le norme non potrebbero stare nel centro di accoglienza, ma invece – non essendoci posti nelle strutture dedicate – vengono ugualmente ospitati al Cara.
«Migliorando il Cara di Isola Capo Rizzuto – ha concluso Ferro – si potrà pensare anche ai minori non accompagnati che ora qui sono 30. Il governo non si gira dall’altra parte ed il ministero, attraverso la nomina del commissario per l’emergenza, renderà più agevoli le procedure per garantire l’accoglienza dei migranti e la sicurezza dei cittadini».
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