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Paura all’hotel Sant’Irene di Briatico nel Vibonese dove i militari sono intervenuti in tenuta antisommossa. Denunciate anche altre due persone minorenni (una è stata sottoposta a Tso)
di GIANLUCA PRESTIA
BRIATICO (VV)- Attimi di tensione ieri presso l’Hotel Torre Sant’Irene, struttura alberghiera destinata ad ospitare minori extracomunitari non accompagnati. Una sessantina di loro ha inscenato un’azione di protesta andata avanti per tutto il giorno.
Tutto è iniziato alle ore 13.00 di ieri allorquando uno degli operatori dell’associazione Monteleone Civile ha fatto pervenire una richiesta d’intervento alla centrale operativa di Carabinieri segnalando che gli ospiti, avevano immotivatamente iniziato a distruggere la hall e gli arredi dell’albergo. Giunti sul posto gli uomini dell’Arma hanno constatato che gli extracomunitari, lamentando asseriti ritardi nei pagamenti loro spettanti, avevano dapprima letteralmente distrutto la hall dell’albergo con calci e pietre e successivamente danneggiato a calci la navetta utilizzata dall’associazione Montelone per i loro spostamenti.
Alla vista dei Carabinieri un gruppo di sei cittadini extracomunitari, visibilmente infastiditi ed alterati, e appoggiati dalla quasi totalità degli ospiti, ha iniziato ad inveire nei confronti degli operanti spintonandoli più volte e facendoli oggetto, a più riprese, di lancio di pietre, così impedendo le operazioni di identificazione nel corso delle quali uno dei Carabinieri è stato colpito al volto con uno schiaffo e con un calcio alla gamba.
C’è voluto l’intervento del personale della Compagnia speciale del Gruppo Operativo “Calabria” di Vibo Valentia in tenuta antisommossa la situazione è ritornata alla calma riuscendo ad accompagnare i soggetti presso gli uffici del comando provinciale. I facinorosi sono stati poi condotti presso l’ospedale di Vibo e sottoposti ad accertamento radiografico finalizzato all’accertamento dell’età ossea. Quattro dei sei soggetti, che all’atto dello sbarco avevano dichiarato di essere minorenni, sono stati smentiti dall’accertamento sanitario: tutti infatti presentavano un’età ossea superiore ai 19 anni: tre senegalesi e un beninese nei confronti di quali sono scattate le manette. Si tratta di Samba Kee, Seyni Sane, Lamine Barro, tutti di nazionalità senegalese e Aminu Halid, originario del Benin. Dovranno rispondere dei reati di resistenza, lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e false dichiarazioni sulla propria identità personale.
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Per gli altri due soggetti minori, uno dei quali giunto in caserma ha dato in escandescenza ed è stato sottoposto a TSO da parte di personale medico, è scattata la denuncia per i medesimi reati alla procura della repubblica dei minorenni. Uno dei responsabili della struttura, aggredito dal gruppo dei facinorosi, ha riportato lesioni al torace e al volto guaribili in cinque giorni.
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