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Luciano Spalletti

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Serie A, il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti fa il punto sulla sfida con l’Empoli: «Gara delicatissima, in testa solo l’Empoli»

NAPOLI – «Mi sembra che il Napoli abbia fatto passi e passaggi importanti su certe gare, anche lo scorso anno la sconfitta di Empoli ci fece cambiare le cose, è una partita delicatissima. Quella sconfitta ci fece distruggere il lavoro di un anno intero».

Così Luciano Spalletti, alla vigilia della sfida del Campionato di Serie A del Castellani dove nella scorsa stagione la sua squadra perse 3-2. «Dovremo essere bravi a mettere in crisi la loro precisa geometria tattica e la loro compattezza, sanno stare benissimo in campo, hanno giocatori fortissimi come Vicario, Parisi, Baldanzi, calciatori che il prossimo anno troveremo nelle grandi squadre. Già adesso sanno come comportarsi in campo, conosciamo l’esperienza e la bravura di Luperto che ha lavorato con noi e che è andato via solo perché aveva la necessità di giocare con continuità – spiega Spalletti in conferenza stampa -».

SERIE A, NAPOLI-EMPOLI, SPALLETTI: «SFIDA DELICATISSIMA»

«Dovremo essere bravi a metterci bene in testa qual è l’importanza di questa partita, è come quando si ha gli occhiali del fabbro, di lato non si vede nulla, si guarda solo quello che si ha davanti, noi dobbiamo fare così».

Tornare al Castellani comporta sempre una certa emozione. «Sono partito da Empoli e sono molto grato al club. Nel calcio cerchiamo continuamente modelli da prendere come esempi, credo che da quelle parti si possa vedere come si fa calcio. Per me è stato un vantaggio lavorare lì, vivere quell’impostazione per 7 anni tra calciatore e allenatore, diciamo complessivamente 20 se mettiamo anche quelli da tifoso, sicuramente è stato un beneficio che mi sono portato dietro. Poi si fanno nuove esperienze e uno cerca sempre di fare un uso corretto di tutte le avventure», aggiunge Spalletti che mette da parte scongiuri e tutto il resto, concentrandosi solo sul lavoro.

«La scaramanzia non c’entra, noi vogliamo vincere per dare più soddisfazioni possibili alla città, sentiamo l’amore infinito che c’è per la squadra e sappiamo che non bisogna commettere il minimo errore, non permetteremo che dall’euforia parta la presunzione che sarebbe la fine della crescita personale. Dobbiamo andare senza camera d’aria, gomme piene e via!», dice l’allenatore azzurro che parla anche del premio Bearzot ricevuto.

«Un riconoscimento importantissimo che mi inorgoglisce per il personaggio che è stato, per quello che ha insegnato come comportamenti e come calcio, avere questo premio a casa mi rende più forte”, ha concluso Spalletti.

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