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Dubbi sulla corretta gestione dei fondi Por da parte dell’azienda calabrese. Il neo commissario Mariggiò: «Garantiamo massima trasparenza»

CATANZARO – Il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Catanzaro ha acquisito stamattina, nella sede di “Calabria Verde”, la rendicontazione relativa all’utilizzo dei fondi Por Calabria 2007-2013, compresi gli stati di avanzamento dei lavori, relativi agli interventi di messa in sicurezza degli alvei dei fiumi e per la mitigazione del rischio frane.

L’acquisizione è stata fatta su delega del pm della Procura della Repubblica di Catanzaro, Alessandro Prontera, che sta conducendo da alcuni mesi un’inchiesta per accertare presunti illeciti nella gestione di “Calabria verde”. La Procura, secondo quanto si é appreso, vuole accertare, in particolare, se le somme erogate con i fondi Por siano state utilizzate effettivamente per gli scopi cui erano destinate.

Il sospetto, infatti, è che i fondi che dovevano servire per la messa in sicurezza degli alvei dei fiumi siano serviti, in realtà, per soddisfare altre esigenze, come, per esempio, il pagamento degli stipendi al personale.

Rispetto alla situazione dell’ente strumentale della Regione che ha accorpato l’ex Afor e le ex Comunità montane, il neo commissario Aloisio Mariggiò ha rassicurato: «Massima trasparenza» nella gestione dell’attività dell’azienda, «in piena sintonia con le indicazioni espresse dal presidente della Regione, Mario Oliverio».

Mariggiò, raggiunto telefonicamente dall’Ansa, ha anche espresso il proprio «impegno a garantire un segnale di discontinuità nella gestione dell’ente rispetto al passato». E, in questo senso, ha chiesto la «piena collaborazione della dirigenza e di tutto il personale dell’azienda».

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