Il centro Geriatrico di La Martella a Matera
3 minuti per la letturaDuro atto di accusa contro la Regione da parte dei sindacati in relazione alla situazione del centro geriatrico di La Martella a Matera
MATERA – Domani dalle 9,30 alle 12 la Fials Matera organizza un sit-in davanti all’ingresso del Centro Geriatrico nella zona industriale La Martella a Matera. Una manifestazione necessaria per chiedere alla Regione Basilicata di accelerare le procedure di accreditamento. Senza la dirigenza del San Raffaele ha minacciato la chiusura del Centro il prossimo 1 marzo.
«L’ennesimo segnale di disattenzione nei confronti della popolazione anziana e fragile della Basilicata da parte dell’esecutivo regionale», commenta il segretario della Uil Pensionati di Basilicata, Carmine Vaccaro, che parla di «immobilismo irresponsabile di Bardi e Fanelli. Serve uno scatto di reni per tutelare un presidio fondamentale per anziani e fragili, i dimenticati di questo governo regionale».
Sul rischio chiusura è intervenuto nei giorni scorsi anche il sindaco di Matera, Bennardi che si è rivolto al presidente Bardi e all’assessore Fanelli. «Matera non può perdere un servizio socio-sanitario essenziale di supporto a famiglie e anziani come il Centro geriatrico, che nei giorni scorsi ha formalmente annunciato di non poter avviare la propria attività, con 108 posti letto e 20 dipendenti attuali, per “l’inattività amministrativa della Regione Basilicata”».
Un ulteriore campanello d’allarme – secondo il segretario pensionati della Uil – per evidenziare «la sciatteria, lo snobismo con cui i nostri amministratori hanno gestito la maggior parte delle questioni che attengono questa fascia di cittadinanza, completamente trascurata e messa ai margini della società. Anziani e fragili i dimenticati di questo centrodestra regionale. A partire da come è stata gestita l’emergenza pandemica, la campagna vaccinale, alle ripercussioni sulla carenza di servizi sanitari. Perché le vittime del Covid prima e della lunga mole di liste d’attesa poi, sono gli anziani».
La struttura è un importante centro di riferimento cittadino e regionale per la popolazione anziana o affetta da particolari patologie.
«L’accreditamento è ancora lettera morta. Nell’immobilismo irresponsabile dell’assessore Fanelli e del presidente Bardi rischiamo di perdere un presidio che vanta 100 posti, un punto di riferimento nel campo della riabilitazione motoria e sensoriale, facente capo al Gruppo San Raffaele dell’Irccs “San Raffaele Pisana».
«La società- continua Vaccaro – ha dovuto bloccare la progettualità dopo un investimento corposo. Per cosa? Per l’insipienza di chi ci amministra a livello regionale. E c’è anche la questione lavorativa, a rischio 20 dipendenti. Ma soprattutto – continua il segretario Uilp – dal primo marzo saranno dimessi i pazienti, mettendo le famiglie nella grave condizione di dover trovare alternative, magari fuori regione. È inammissibile».
«Infine-conclude Vaccaro – mi rivolgo direttamente al governatore, a cui suggerisco uno scatto di reni. Si occupi meno delle passerelle da campagna elettorale e più alle questioni concrete che riguardano cittadini in difficoltà».
Il 10 febbraio scorso, dopo oltre un anno di solleciti per perfezionare il processo di accreditamento istituzionale della struttura sanitaria, la società si è vista costretta a comunicare l’interruzione della rilevante iniziativa imprenditoriale, nonché l’intenzione di procedere «alla risoluzione di tutti i rapporti lavorativi in essere, alle dimissioni dei pazienti attualmente in carico alla struttura, a far data dal 1 marzo».
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