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In attesa degli esiti dell’autopsia svolta sabato, la Procura vaglia l’ipotesi che la morte di Domenico Maggio sia legata a intossicazione da stupefacenti

POTENZA – Il medico legale ha effettuato sabato mattina, nella camera mortuaria del San Carlo di Potenza, l’autopsia sul corpo di Domenico Maggio, il 41enne di Potenza deceduto mercoledì scorso a San Chirico Nuovo, nell’abitazione dei nonni.

L’esito degli esami effettuati dal professor Giovanni Zotti, responsabile dell’Unità di Medicina Legale dell’ospedale di Salerno, sarà noto soltanto nelle prossime settimane. Intanto la salma è stata già restituita ai familiari, che hanno organizzato le esequie alle 11 di domani nella chiesa di Santa Maria del Sepolcro, a Potenza.

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MORTE MAGGIO, LA PROCURA ATTENDE GLI ESITI DELL’AUTOPSIA

Al vaglio del pm Francesco Russo, della procura di Potenza, resta un’ipotesi di morte come conseguenza di altro delitto a carico di ignoti. Laddove l’autopsia dovesse confermare il sospetto che a causare il decesso sia stata un’intossicazione da stupefacenti, quindi, è probabile che le indagini si concentreranno sui contatti di Maggio. Per provare a risalire a chi gli avrebbe ceduto la presunta dose killer.

Diverso il discorso, invece, se dovessero emergere elementi per escludere il nesso di causalità tra il decesso e l’eventuale assunzione di sostanze, o altro. Nel qual caso non è escluso che la vicenda possa finire in archivio senza ulteriori accertamenti.

La morte del 41enne potentino ha destato un certo scalpore a San Chirico Nuovo, dove non c’è memoria di eventi di questo tipo, e in tanti si sono mobilitati nel tentativo di salvare Maggio prima ancora dell’arrivo sul posto, nella parte meridionale del centro storico, di due diverse ambulanze del 118 e dei carabinieri.

SUL CADAVERE SEGNI DI UNA CONTUSIONE SUL VISO

A lanciare l’allarme, stando alle informazioni raccolte dal Quotidiano del Sud, sarebbe stata una ragazza che era con Maggio. Ma quando sono intervenuti i sanitari non c’era più nulla da fare. Quindi è toccato ai militari della locale stazione dei carabinieri e della compagnia di Acerenza provare a ricostruire le ultime ore di vita del 41enne, ritrovato per terra, con una siringa da insulina poco distante, e segni di una contusione sul viso.

Segni che sarebbero compatibili con una caduta improvvisa, come se Maggio avesse perso le forze all’improvviso mentre era in piedi, sbattendo col volto sul pavimento.

Per tutta la notte di mercoledì e la mattinata di giovedì nei locali della stazione di San Chirico sono state raccolte le deposizioni di chiunque potesse avere notizie utili. Poi il pm titolare dell’inchiesta ha disposto l’autopsia.
In un primo momento si era fatta largo nei commenti di tanti residenti increduli per l’accaduto anche l’ipotesi di un gesto autolesionista, che invece sarebbe parrebbe da escludere.

Contattata dal Quotidiano del Sud, la sindaca di San Chirico Nuovo, Rosa Baldassarre, si era detta molto dispiaciuta per l’accaduto a nome di tutta la comunità. I Maggio, infatti, sono una famiglia molto nota in paese, e il padre e lo zio di Domenico godono di grande stima, anche se entrambi non vivono più a San Chirico ormai da diversi anni.

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