X
<
>

Share
4 minuti per la lettura

MATERA – La caccia all’occasione, al capo perfetto che costa meno, agli acquisti mirati, è iniziata ormai da qualche giorno in Basilicata.

Sabato 2 gennaio i saldi invernali hanno preso il via in Campania, Valle d’Aosta, Sicilia e nella nostra Basilicata, mente nelle altre regioni sono iniziati solamente lunedì scorso.

Dopo aver archiviato i regali di Natale, è possibile già iniziare a fare un primissimo bilancio per i commercianti della città dei Sassi. Che hanno potuto godere in queste giornate caotiche di una grande presenza di turisti e di una forte attenzione che si è andata concentrando tutta quanta sulla città di Matera che ha vissuto una numerosa presenza di persone tra Capodanno e gli ultimi appuntamenti con il Presepe Vivente all’interno dei rioni Sassi.

Gli incassi superano l’ondata di crisi che da anni colpisce il settore dell’abbigliamento? «Da vent’anni lavoro in via del Corso e posso dire con certezza che i saldi non sono più quelli di una volta.

Oggi molte attività, già prima di Natale, fanno delle promozioni, quindi l’attuale nostro 30 o 50 per cento sul prezzo di partenza viene visto con un occhio diverso dal cliente che ha già acquistato un mese fa con questi sconti.

Bisognerebbe ritardare i saldi perché il vero freddo arriva ora oppure vietare le vendite promozionali in periodi inadeguati», ha dichiarato Lea Scatigno del negozio “Silvian Heach”.

Si gioca d’anticipo quindi, con le cosiddette “vendite promozionali”, con gli inviti tramite sms o newsletter di offerte speciali ai clienti fidelizzati e con le “promozione per Natale” che penalizzano chi, invece, preferisce puntare sui classici saldi.

Con la propensione poi a prendere in prestito le festività americane, i saldi da un po’ di tempo soffrono maggiormente per il “Black Friday” di fine novembre, ossia il venerdì nero che negli Stati Uniti cade il giorno dopo del Ringraziamento e dà il via allo shopping natalizio con sconti da capogiro.

A Matera, in particolar modo quest’anno, sono stati tantissimi i negozi che hanno copiato la tradizione americana, prolungandola addirittura fino alla domenica.

Un ulteriore modo per accaparrare la clientela.

«L’anno è iniziato male, con un’affluenza molto bassa.

L’inizio dei saldi invernali dello scorso anno coincise con le uniche date del Presepe Vivente e abbiamo avuto degli incassi incredibili, cosa che non si può dire di questi primi giorni di saldi», ha affermato Michele Ranieri di “Terranova”.

Eppure secondo le stime di Confcommercio nazionale, durante i saldi invernali del 2016, ogni famiglia italiana in media spenderà 346 euro per acquistare vestiti, calzature e altri prodotti scontati.

Un valore totale di mercato che si aggira attorno ai 5,4 miliardi di euro e dal consueto sondaggio realizzato da Confcommercio e Format Research emerge anche un aumento della percentuale di consumatori che farà acquisti: il 55 per cento contro il 51 per cento del gennaio 2015.

E un’ondata in positivo la registrano anche alcuni negozi di Matera, soprattutto quelli di intimo, da “Intimissimi” a “Calzedonia” e proprio Agata Santeramo di “Calzedonia” ha affermato: «Stiamo lavorando tantissimo soprattutto grazie al grande numero di turisti che è in città.

Ma anche la nostra clientela materana non ci delude».

Una tendenza più che positiva si registra anche nel grande negozio della catena “Piazza Italia”: «Quest’anno c’è un’affluenza incredibile che lascia il negozio in subbuglio.

I nostri clienti tipo sono le famiglie perché, avendo diversi reparti, acquistano sia i genitori che i figli».

Un argomento quello dei saldi che divide gli esercenti materani in commenti positivi e commenti negativi, tra coloro che ne traggono beneficio e coloro che reputano la pratica ormai passata.

Ma sono ancora tanti coloro che rinviano gli acquisti per approfittare di questi periodi di svendite, tanto è vero che le file chilometriche non sempre sono sinonimo di portafogli pieni.

Che sia un beneficio solo per i consumatori e non più per i negozianti?

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE