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CHIAROMONTE – Un pezzo della storia di Chiaromonte verrà recuperato.

E’ stato infatti firmato l’accordo tra la Direzione Regionale Puglia e Basilicata dell’Agenzia del Demanio con il Comune di Chiaromonte, in provincia di Potenza, e il Mibact Basilicata per la valorizzazione dell’immobile chiamato “Podere della Cattedra di Agricoltura”.

«Grazie alle procedure del federalismo demaniale culturale, – è spiegato nella nota del demanio – il compendio è stato trasferito gratuitamente in propietà al comune e, contestualmente, è stato firmato l’accordo che definisce strategie e obiettivi di tutela e valorizzazione dell’immobile che ha un notevole interesse storico, artistico e archeologico: sono previsti infatti interventi di recupero, rifunzionalizzazione e restauro che daranno vita ad una “Fattoria Sociale” dove, tra le altre cose, verranno avviate attività di ortoterapia, ippoterapia, laboratori didattici, un centro di ricerca sulla biodiversità e un orto sociale per mense sanitarie e scolastiche».

Al momento della firma erano presenti il Responsabile Regionale Puglia e Basilicata dell’Agenzia, Marta Settimi, il sindaco di Chiaromonte, Valentina Viola, e il Segretario Regionale dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo della Basilicata, Leonardo Nardella. 

Le Regie cattedre ambulanti di agricoltura furono istituite con la legge Zanardelli. Nacquero a Potenza, Melfi, Matera e Lagonegro. Nel 1907 quest’ultima fu trasferita a Chiaromonte. Le cattedre di agricoltura erano costituite da un professore dirigente, da due assistenti e da sorveglianti speciali. Ogni cattedra, poi, disponeva di un podere dimostrativo, di norma nel luogo di residenza dei professori. L’organismo aveva l’obiettivo di promuovere lo sviluppo agricolo con una serie di attività tra cui conferenze agrarie, prove pratiche di macchine e attrezzi, compiti dimostrativi. La cattedra di Chiaromonte inizialmente fu diretta dal dottor Jovino.

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