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LA chiusura della Tesoreria del Comune di Matera, avvenuta il 7 dicembre scorso, sta creando gravi danni alle imprese creditrici che, per ottenere i pagamenti, devono attendere la riapertura a gennaio.
Il direttore di Confapi Matera, Franco Stella, ha invitato il sindaco, l’assessore al Bilancio e la segretaria comunale a prendere ogni utile provvedimento per ridurre il disagio delle imprese che vantano crediti nei confronti dell’Amministrazione comunale.
Questa condotta –ha scritto Stella– ai responsabili dell’Amministrazione comunale con l’interruzione ante tempus del servizio di tesoreria, appare assurda e inconcepibile, posto che la Pubblica amministrazione dovrebbe garantire la continuità del servizio medesimo e che il personale delle banche e del Comune è comunque al lavoro per tutto l’anno.
Perché chiudere la Tesoreria quasi un mese prima della fine dell’anno –si chiede il direttore di Confapi- costringendo le aziende ad attenderne la riapertura a gennaio per poter riscuotere i crediti vantati?
Ciò non fa che aggravare una situazione già precaria a causa dei vincoli del Patto di Stabilità Interno, che di per sé causano ritardi nei pagamenti.
Se all’ostacolo normativo si somma anche un comportamento che si può definire di cattiva volontà, si infligge un ulteriore colpo alla già provata economia locale».
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