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Il Csm ha salvato il giudice Gaetano Catalani che resta a Matera ma dovrà rinunciare alla reggenza del tribunale
POTENZA – Archiviata la pratica per incompatibilità ambientale nei confronti del presidente della sezione penale del Tribunale di Matera, nonché presidente facente funzioni di tutto il Tribunale, Gaetano Catalani. Nei prossimi giorni, però, verrà sostituito in entrambi i ruoli, quindi – a meno di un trasferimento su sua richiesta – dovrebbe restare in servizio nella città dei Sassi senza incarichi direttivi.
È quanto deciso dal Consiglio superiore della magistratura al termine della seduta inizialmente prevista per mercoledì e poi trascinatasi fino a ieri.
L’organo di autogoverno della Magistratura ha affrontato, per prima cosa, la nomina del nuovo presidente della sezione penale dal momento che l’incarico di Catalani era scaduto ad agosto del 2021, e la questione era già all’ordine del giorno dal 21 dicembre.
IL CSM SALVA CATALANI MA ALLA GUIDA DEL TRIBUNALE DI MATERA ARRIVA CIVITANO
Delle tre proposte trasmesse al plenum dalla commissione competente per gli incarichi direttivi, quindi, ha prevalso la prima, sostenuta dal consigliere laico di Forza Italia, Alessio Lanzi, e dalla togata della corrente di sinistra di Area, Alessandra Dal Moro, a favore di Chiara Civitano, magistrato di VII valutazione di professionalità, attualmente giudice del Tribunale di Bari.
A scapito di quella presentata e votata dal togato di Unicost Michele Ciambellini, che prevedeva la nomina di Giuseppe Battista, magistrato di VI valutazione di professionalità, anche lui in servizio come giudice del Tribunale di Bari, e di quella sostenuta dal togato di Magistratura indipendente Antonio D’Amato, che prevedeva la designazione di Giuseppe Disabato, magistrato di VI valutazione di professionalità, già in servizio come giudice del Tribunale di Matera, ma nella sezione civile.
Chiusa la pratica sull’individuazione del successore di Catalani alla presidenza della sezione penale del Tribunale, il Csm ha affrontato la proposta di archiviazione della pratica sull’ipotesi di incompatibilità ambientale dello stesso Catalani emersa negli ultimi mesi. Ipotesi di incompatibilità già ridotta a una mera questione di «opportunità» dallo stesso plenum a fine ottobre, respingendo a maggioranza in seguito a un’accesa discussione una proposta di trasferimento d’ufficio, e ulteriormente “sgonfiata” proprio dalla sua sostituzione nell’incarico di presidente della sezione penale e presidente reggente del Tribunale.
LA PROPOSTA DI ARCHIVIAZIONE PASSA CON 12 VOTI FAVOREVOLI E 8 CONTRARI
La proposta di archiviazione approvata dalla commissione competente con 2 soli voti favorevoli e 4 astenuti è passata con 12 voti favorevoli e 8 astenuti.
Catalani era finito nel mirino dell’organo di autogoverno delle toghe in quanto presidente del collegio che ha giudicato, e assolto l’ex governatore Pd Marcello Pittella, per i suoi rapporti con un ex assessore della giunta Pittella, Carmine Castelgrande, e un vaccino anti covid 19 ottenuto a Matera, per lui e per la moglie, saltando la fila. Vicende già ritenute prive di rilievo penale che per il Csm non avrebbero compromesso la sua immagine di magistrato.
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