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POTENZA – Un cambiamento «epocale, non siamo mai stati così uniti. E’ la prima volta, in tanti anni, che succede. La prima volta da quando, 45 anni fa, ho iniziato a fare il mio lavoro».
Rocco Furone, storico commerciante del centro nonchè delegato cittadino di Confcommercio, è soddisfatto. E’ vero, forse c’è qualche giorno di ritardo rispetto al resto della città, ma finalmente lunedì saranno messe le firme sul contratto e dall’8 dicembre in poi sarà Natale anche nel centro storico di Potenza.
«E quest’anno – dice con orgoglio Furone – non abbiamo aspettato nessuno. Il nostro Comune, ormai lo sappiamo bene, vive una situazione molto difficile e, allora, ci siamo organizzati e, per la prima volta, la partecipazione è stata altissima, hanno dato quasi tutti il loro contributo».
Ci vogliono all’incirca 25.000 euro per illuminare tutto il centro storico, da Portasalza fino alla caserma dei carabinieri (includendo anche via Due Torri). «Una cifra notevole, specialmente in questo momento di crisi. Ma noi ci siamo dati da fare. Poi abbiamo avuto un contributo importante della Camera di Commercio che, con il presidente Michele Somma, ci ha davvero sostenuto. E abbiamo trovato anche qualche sponsor, come la Banca di credito cooperativo di Laurenzana e Nova Siri».
Che poi è vero che il Comune è senza soldi, «ma è altrettanto vero – continua Furone – che abbiamo trovato l’ampia disponibilità di molti consiglieri anche per l’allestimento dei Mercatini di Natale. E l’amministrazione ci è venuta incontro con permessi e autorizzazioni».
Insomma, un buon avvio di collaborazione che segna certamente un primo importante cambiamento di mentalità: non tutto è dovuto, tutti dobbiamo rimboccarci le maniche per ottenere dei risultati.
E un passaggio importante lo ha sicuramente segnato la prima serrata generale dei commercianti, lo scorso 17 novembre.
«Siamo arrivati a un punto in cui abbiamo capito – continua Furone – che se non ci muoviamo tutti insieme e tutti compatti la situazione continuerà a peggiorare. Il centro storico, non so se per una scelta strategica, è stato davvero abbandonato. E noi ora sappiamo che non ci sono alternative: o ci diamo da fare o ce ne andiamo anche noi come tanti hanno già scelto di fare».
Certo ci sono ancora delle richieste fatte nella famosa protesta di novembre che restano ancora inevase. Per esempio l’apertura del Ponte attrezzato per le feste natalizie. Ma sembra – così è stato risposto ad alcuni commercianti – che ci siano dei problemi gestionali, con Cotrab che non ha ancora consegnato le chiavi al nuovo gestore Trotta.
Per il momento bisognerà accontentarsi, nella speranza che quel Ponte venga restituito ai potentini il prima possibile.
Da lunedì quindi anche i commercianti del centro, con la firma del contratto per l’illuminazione, entrano in pieno clima natalizio. Che, praticamente, si traduce in una collaborazione nuova e significativa che – lo speriamo tutti – si potrebbe tradurre in una rinnovata forma di partecipazione. E sappiamo tutti quanto si avverta la necessità, in questi anni così difficili, di una nuova forma di cittadinanza e partecipazione.
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