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POTENZA – Proroghe a peso d’oro per diverse tipologie di contratti di collaborazione, ormai in scadenza, alla Regione Basilicata
Si tratta dei precari che lavorano su diversi progetti europei. E tra questi ci sono anche i tecnici del Po Fesr, diventati famosi in passato sulle pagine della cronaca locale per le proteste che li vide protagonisti davanti al Palazzo della Giunta, dopo la decisione dell’ente di non voler voler più rinnovare i contratti, a dispetto dell’esperienza quasi decennale che i più potevano vantare, e di voler procedere con bando pubblico. Concorso chiusosi, però, in malo con l’intervento della Procura di Potenza, dopo i numerosi esposti che denunciavano le troppe “anomialie” della selezione, provocando molto imbarazzo negli uffici di viale Verrastro.
Quindi, una nuova proroga. E ora ne arriva un’altra ancora, proprio sotto l’albero di Natale. Tutti prorogati fino a dicembre del 2016, tempo che la Regione si è data per appaltare le procedure di gara a una ditta esterna a cui sarà affidato il servizio di assistenza tecnica per chiudere il programma operativo 2007-2013 e lavorare a quello nuovo 2014-2020.
E’ quanto dispone il disegno di legge di iniziativa della Giunta approvato lo scorso novembre.
Nel provvedimento che proroga le collaborazioni, non ci sono solo i tecnici del Fesr, ma anche quelli degli altri programmi operativi Fse, Feasr e Fsc. Per un totale complessivo di quai 5 milioni di euro di risorse europee.
Possono rimanere ancora negli uffici di viale Verrastro fino a dicembre dell’anno prossimo, anche i collaboratori sui programmi connessi alle attività di sviluppo industriale, di valorizzazione artistico culturale, ambientale e del territorio e, ancora, della rete ecologica regionale. Per un totale di quasi altri due milioni di euro, sempre a valere sulle risorse Ue. Contratti rinnovati altri dodici mesi anche per i compenti e gli esperti del Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici per una spesa di 320.000 a valere sulle risorse dell’Assistenza tecnica del Fesr e del Psr. La Regione, che qualche anno fa aveva detto non alla proroghe ora spiega anche perché si rendono necessarie: per garantire completamento dei progetti e continuità lavorativa. I precari della Regione possono tirare un sospiro di sollievo almeno per un altro anno.
m.labanca@luedi.it
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