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Antonio Talesa e Francesco Andreacchi

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Consegnate al 118 di Vibo tre nuove ambulanze, il servizio Suem vibonese ora conta 9 ambulanze di cui una con attrezzatura neonatale

VIBO VALENTIA – Il servizio di emergenza urgenza Suem 118 dispone da ieri di tre nuove ambulanze. Sono state consegnate all’azienda al termine di un iter burocratico abbastanza lungo e travagliato. Dotate di apparecchiature tecnologicamente avanzate, vanno a sostituire tre automezzi ormai obsoleti che sono stati rottamati.

Attualmente dunque il parco macchine del servizio di emergenza urgenza conta nove ambulanze (di cui una attrezzata per il servizio neonatale) realmente efficienti, in grado cioè di rispondere alle richieste di soccorso in maniera efficace e tempestiva, senza cioè le continue rotture che caratterizzavano le tre appena dismesse.

Rotture che erano spesso all’origine di vibrate proteste e gravi disagi per l’utenza. Va ricordato inoltre che in servizio, oltre alle nove ambulanze, ci sono
anche tre automediche. Tra tante precarietà, tra tanti problemi che continuano a caratterizzare la sanità vibonese ecco dunque arrivare, all’immediata vigilia del nuovo anno, una notizia positiva che, come sottolineano alla sede di via Alighieri, fa ben sperare per il futuro dell’assistenza sanitaria pubblica.

AMBULANZE NUOVE PER IL SUEM DI VIBO: INVESTIMENTO DA 180MILA EURO

I tre nuovi automezzi, del costo complessivo di circa 180mila euro, sono stati acquistati con fondi di bilancio, nella convinzione, come sottolinea il commissario straordinario Giuliano, che la situazione di precarietà in questo specifico settore dell’emergenza non potesse protrarsi ulteriormente.

L’attuale distribuzione delle ambulanze, spiega il medico Francesco Andreacchi, vicedirettore del Suem 118, vede un automezzo per ogni singola postazione. Dunque due ambulanze a Vibo ed una ciascuna per Tropea, Serra e Soriano. Delle restati quattro, tre sono utilizzate per il personale reperibile delle cinque postazioni, che viene richiamato in servizio in caso di necessità, per emergenze plurime insomma.

Una, come detto, è la neonatale. Assieme alle ambulanze, l’Asp ha proceduto anche all’acquisto di tre videolaringoscopi, che consentono di poter intubare i pazienti nell’immediatezza del soccorso. Le tre apparecchiature sono costate circa 12 mila euro. Chiaramente soddisfatti il commissario Giuliano e il direttore del 118 Antonio Talesa i quali sottolineano l’impegno dell’azienda per raggiungere l’auspicato obiettivo. «Finalmente – commenta, in particolare, Giuliano – ce l’abbiamo fatta a sbloccare e concludere l’iter. Pensi che l’acquisto delle tre ambulanze l’avevo deliberato io all’indomani del mio primo incarico qui a Vibo, dunque vari anni addietro. Poi tutto si era arenato. L’anno scorso ci ho rimesso mano e per fortuna abbiamo concluso. E’ una cosa che ci rende soddisfatti perché aumenta la quantità e qualità del servizio 118, di primaria importanza per gli utenti».

RESTA LA CARENZA DI PERSONALE CHE METTE IN DIFFICOLTÀ IL SERVIZIO

Tutto ok, dunque? Beh, non proprio. Perché se da un lato l’arrivo delle nuove ambulanze rende adeguato il parco macchine del Suem 118 dall’altro non può far dimenticare una seconda ed annosa precarietà, e cioè la carenza di personale, soprattutto di medici. Stando infatti a notizie dall’interno, ne mancano all’appello una decina ma finora i concorsi banditi dall’azienda sono andati pressoché deserti. Tale carenza fa sì che spesso in centrale operativa il medico non ci sia, anche se ciò non incide sull’operatività del servizio.

A detta dei responsabili, infatti, gli infermieri di centrale sono adeguatamente formati per rispondere con cognizione di causa alle chiamate di soccorso. Pare vada po’ meglio per gli autisti, anche se molti sono in prorogatio, in attesa della conclusione del bando pubblico emanato dall’azienda.

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