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COSENZA – La richiesta è perentoria: trasferire due risonanza magnetiche comprate dall’azienda sanitaria provinciale di Cosenza nel 2013 all’Asp di Reggio Calabria. Accade anche questo ai tempi dei commissari della sanità calabrese. La lettera dell’ingegnere Massimo Scura, commissario ad acta per il piano di rientro, è datata 17 novembre scorso ed è indirizzata al commissario dell’Asp di Cosenza Gianfranco Filippelli. La missiva è stata resa nota con un servizio pubblicato sull’edizione cartacea di oggi del Quotidiano che ne pubblica anche una copia.
«Come da accordi con il sottoscritto, le volevo chiedere di mettersi in contatto con i Commissari dell’Asp di Reggio e con il dottor Barillaro per le modalità di consegna di 2 macchinari di Rm.», scrive il commissario che aggiunge «Per quanto riguarda le rimanenti 3 macchine, decida Lei dove ubicarle, secondo una valutazione di opportunità e possibilmente dove il territorio ne risulti sprovvisto».
Su questa vicenda il commissario Scura dimostra non conoscere l’iter che ha portato all’acquisto e all’installazione di queste macchine ed ignora che c’è una ditta che ha vinto una gara di appalto per l’installazione e collaudo in siti definiti tre anni fa.
Ma andiamo con ordine. Nel 2013 la Philips fece un’offerta sulla rete telematica Consip di 50 risonanze magnetiche modello “1,5 Tesla” ad un prezzo concorrenziale e l’Asp di Cosenza se ne aggiudicò 5 al prezzo di 500 mila euro l’una. Che il prezzo fosse un affare lo dimostra il datto che l’azienda ospedaliera di Cosenza ne comprò una uguale nello stesso periodo al prezzo di 1,5 milioni di euro (compresa l’installazione).
Successivamente l’Asp fece una gara per l’installazione di queste cinque macchine in cinque strutture diverse e si aggiudicò la gare una ditta campana per circa 350 mila euro ad installazione. Le macchine, era stato deciso dalla direzione generale in accordo con il dipartimento salute, erano destinate agli ospedali di Rossano e Cetraro (rinnovamento) agli ospedali di Praia a Mare e Acri e al poliambulatorio di Rende.
In quest’ultimo caso si tratta dell’unica struttura pubblica territoriale dell’area urbana e alternativa all’ospedale. L’idea della direzione generale del tempo era quella di potenziare la specialistica territoriale (appannaggio del solo privato accreditato) e abbattere le liste di attesa. Infatto nel piano di investimento erano compresi anche 10 ecografi e 5 mammografi.
Tornando alla risonanza magnetica, la ditta sta proseguendo con i lavori di installazione in tutte e cinque le strutture, a Cetraro e Rossono il collaudo è imminente, negli altri i cantieri sono aperti.
Oggi arriva il diktat di Scura che, da “padrone della sanità calabrese” ordina di trasferire due Risonanze magnetiche di proprietà dell’Asp di Cosenza a quella Reggio come se si trattasse di beni privati nella sua esclusiva disponibilità. Ieri al Dipartimento salute si è presentato il sindaco di Praia a Mare Antonio Praticò per sollevare la questione e per annunciare che è già pronto a presentare un esposto contro il commissario Scura e il commissario Filippello qualora la Rm non dovesse essere installata nella struttura del suo comune.
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