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È in Puglia che si registra il livello più alto di crescita nella concessione di mutui per l’acquisto di nuove case

BARI – «È la Puglia la regione del Mezzogiorno che ha fatto registrare nel primo semestre dell’anno la crescita più alta delle erogazioni di mutui per l’acquisto di abitazioni». Secondo un’elaborazione del Centro Studi Ance su dati Banca d’Italia, riguardo ai mutui per l’acquisto di case la Puglia registra una crescita «dell’8,8% sullo stesso periodo del 2021: dietro la Puglia ci sono Basilicata, in crescita dell’8,1%, Campania (+6%), Calabria (+1,8%), Sicilia (+1,5%) e Molise (+0,5%)».

«Purtroppo, con l’innalzamento dei tassi di interesse sui mutui – dichiarano i presidenti dei gruppi giovani di Confindustria e Ance Bari e BAT, Donato Notarangelo e Orfeo Mazzitelli – la crescita delle compravendite immobiliari registrata negli ultimi anni è destinata a risentirne».

Di conseguenza, «anche per questo motivo – proseguono – Ance ha evidenziato nella recente audizione davanti alle Commissioni Bilancio della Camera e del Senato la necessità di apportare correttivi sulle agevolazioni previste in Legge di Bilancio per l’acquisto della prima casa».

In particolare, «il disegno di legge di Bilancio – si evidenzia ancora in una nota – prevede la proroga per tutto il 2023 dell’azzeramento delle imposte dovute per l’acquisto della prima casa dagli under 36 con Isee non superiore a 40.000 euro annui». Ma tra le proroghe c’è anche «quella (fino al prossimo 31 marzo) del fondo prima casa, che concede ad alcune categorie (tra cui giovani coppie e under 36) una garanzia pubblica fino all’80% sui mutui che presentano un rapporto tra prestito e valore dell’immobile superiore a questa percentuale».

In conclusione, quindi, Ance lancia la sua proposta che consiste «nell’aumentare il reddito Isee fissando la soglia a 60mila euro» e di prorogare al 31 dicembre dell’anno prossimo il “fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa».

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Francesco Ridolfi

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