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UN FOCUS SULLA Basentana, strada dai lavori infiniti e dal grande rischio per l’incolumità degli automobilisti. E’ quello che ha “acceso” il segretario provinciale dell’Ugl di Matera, Pino Giordano evidenziando lo stato attuale della situazione.

«L’attuale Governo non ha in programma un riferimento ordinario sullo stato dell’arte non riuscendo a prendere in mano la questione della viabilità in una regione a cui la continuità territoriale oggi è negata», è scritto in una nota.

Sostiene Giordano: «La Basentana è davvero un caso di scuola. Questa strada tiene insieme non solo una regione, ma una direttrice, perché mette insieme il Tirreno con la jonica, e sono stati progettati interventi per 129 milioni di manutenzione straordinaria: gallerie, viadotti, insomma di opere d’arte importanti».

«Strada spezzatino – la definisce Giordano – dove l’Ugl parla di manutenzioni straordinarie, la cui urgenza dell’intervento non è differibile. I lavori per la superstrada S.S. 407 Basentana, che parte dallo svincolo autostradale di Sicignano degli Alburni e si congiunge a Metaponto, allo svincolo della SS 106 Jonica, iniziarono negli anni ’60 con i fondi della Cassa del Mezzogiorno ed ha contato su un programma decennale di investimenti per oltre 1200 miliardi di lire. Ma la storia della Basentana è sempre stata particolarmente accidentata. Dagli archivi delle Camere del Parlamento Italiano risultano diversi interventi sulla questione, a partire dagli anni ’60 fino agli ultimi recenti interventi in seguito ai danni dell’alluvione del 2013. Con buona pace di tanti fondi pubblici spesi senza criterio. Ma riflette in pieno i limiti nella gestione pubblica della viabilità dove nei casi specifici i soldi c’erano che, oltre ad essere stati spesi male, gravano sulla tasca di tutti. L’Ugl – conclude Giordano – ricorda che dal 1958 in ogni occasione elettorale si parla sempre di strade che dovrebbero trasformare la nostra regione in una California, grazie alla rapidità e alla modernità dei traffici. Ma le parole restano solo parole, e fatti non se ne vedono. Con l’evento mondiale della Fca a Melfi e l’eccezionalità di Matera 2019 Capitale Europea della Cultura, non possiamo accettare il criterio che proprio questa regione viene sempre messa in seconda linea quando si tratta di fare programmi stradali e interventi industriali».

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