Abusa della figlia minore per 9 anni, arrestato dalla Mobile di Vibo

Per l’accusa abusa della figlia minore fin da quando la bambina aveva solo 5 anni, arrestato un uomo dalla Squadra Mobile di Vibo

LA SQUADRA Mobile di Vibo Valentia ha eseguito una misura cautelare di arresti in carcere nei confronti di un uomo accusato di abusi su minore. In particolare l’uomo è accusato di aver abusato della figlia minorenne per oltre 9 anni fin da quando la piccola aveva appena 5 anni.

Secondo quanto si legge nella motivazione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Vibo Valentia l’uomo sarebbe sospettato di abusi in famiglia per avere, per anni, commesso quotidiane violenze fisiche, psicologiche e sessuali nei confronti della figlia minore.

PER LA MOBILE DI VIBO L’UOMO ABUSA DELLA FIGLIA MINORE PER ANNI

«Si tratta – recita una nota diffusa dagli inquirenti – dell’epilogo di complesse indagini che nascono dalla straordinaria forza che la minore ha dimostrato». Una forza dimostrata «nel denunciare prima alla madre, e poi alla Polizia di Stato» quanto sarebbe accaduto in tutti questi anni.

La bambina ha ricevuto immediato ascolto dagli investigatori insieme ad esperti di psichiatria infantile ricostruendo, non senza difficoltà e sofferenza, anni di violenze subite. «Compresa la condizione di pericolo in cui versava la minore, al fine di sottrarla agli abusi, gli inquirenti l’hanno collocata in una località protetta».

Successivamente «le indagini venivano allargate ricostruendo puntualmente tutto il periodo raccontato dalla vittima degli abusi. Dapprima tramite l’escussione di molti testimoni che nel tempo avevano raccolto tracce della complessa condizione in cui versava la minore, e poi grazie alla intensa e costante collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (S.C.I.P.) del Dipartimento della P.S. con cui si riusciva ad avere una piena cooperazione nelle indagini da parte delle forze di polizia collaterali di uno Stato estero ove l’uomo, cittadino italiano, aveva dimorato a lungo prima di fare rientro sul territorio nazionale».