Roberto Occhiuto durante la seduta del Consiglio Regionale
2 minuti per la letturaIl presidente del consiglio Filippo Mancuso rinvia tutto, la proposta di legge sul consigliere supplente sarà trattata in futuro
SALTA la discussione sulla proposta di legge che avrebbe dovuto introdurre l’incompatibilità tra consigliere e assessore regionale e la figura del consigliere supplente.
In avvio di seduta del Consiglio regionale – convocata per oggi, 21 novembre – il presidente Filippo Mancuso ha comunicato all’aula che la proposta “pur essendo condivisa all’unanimità dalla maggioranza” verrà riportata in discussione “nei prossimi mesi” all’interno delle commissioni, per consentire un confronto più sereno. Espressione che, tradotta dal politichese, suona un po’ come un de profundis per il progetto di legge regionale.
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CONSIGLIERE SUPPLENTE, LA MAGGIORANZA RINVIA LA PROPOSTA DI LEGGE
La decisione è stata presa durante la riunione dei capigruppo di centrodestra, allargata al presidente Roberto Occhiuto. Tanto il governatore quanto alcuni membri della maggioranza (è il caso della capogruppo Simona Loizzo della Lega, che non ha firmato la proposta di legge, ma anche del vicepresidente del Consiglio Pierluigi Caputo) nutrivano forti perplessità su un testo che rischiava di essere percepito dall’opinione pubblica come un provvedimento pro casta.
Durante il Consiglio Regionale, il Consigliere Nicola Irto ha annunciato le proprie dimissioni optando per il seggio al Senato della Repubblica.
OCCHIUTO: «HO CHIESTO DI RITIRARE LA PROPOSTA, CI SONO COSE PIÚ URGENTI»
«La legge sul consigliere supplente non era un argomento che mi appassionava molto – ha dichiarato il presidente della giunta Roberto Occhiuto – Piuttosto sono stato impegnato in questa settimana a lavorare col governo sulle infrastrutture regionali e prima sulla proroga del decreto Calabria».
Tuttavia «Oggi, però, ho chiesto ai firmatari di questa proposta, che ringrazio per la sensibilità dimostrata, di ritirarla dall’ordine del giorno, anche se è stata presentata in assoluta buona fede, perché in fondo rappresentava un provvedimento già approvato in altre Regioni, come la Lombardia o il Veneto.
Ma purtroppo noi non siamo ancora né come la Lombardia né come il Veneto»
Il presidente Occhiuto ha sostenuto come «in Calabria ci sono ancora tante cose che non funzionano, e quindi è utile dare dimostrazione che siamo in grado di far funzionare prima quello che non va. Si penserà a questa norma quando si farà la revisione dello Statuto regionale e si ragionerà su come rendere più funzionale l’attività complessiva del Consiglio regionale».
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