X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

Omicidio nel frutteto in provincia di Ravenna, l’operaio calabrese è stato ucciso con due colpi alle spalle e alla nuca poco dopo il tramonto

BOLOGNA – Sono emersi nuovi dettagli sulla morte di Felice Orlando. L’operaio 49enne nato a Cosenza, ma da molto tempo residente in Romagna, uscito sabato pomeriggio di casa per andare a caccia, e poi ucciso in un frutteto di kiwi a poche centinaia di metri dalla sua abitazione di Castel Bolognese, nel Ravennate. Il corpo dell’uomo è stato ritrovato senza vita domenica mattina dal padre convivente. Il cadavere era in un fossato di scolo senza il suo fucile accanto ma solo con i cani che lo vegliavano.

Secondo quanto appurato il decesso è stato immediato. Per quanto riguarda l’orario della morte dovrebbe rientrare tra le 18.30 e le 19 di sabato. In pratica l’uomo è stato ucciso poco dopo il tramonto.

L’arma non è stata ancora recuperata nonostante l’uso di droni, cani molecolari e metal detector. Inoltre, al momento si esclude che l’aggressione sia stata alimentata da un mero proposito di rapina (alla vittima pare non mancasse nessun altro effetto personale).

OMICIDIO NEL FRUTTETO, L’OPERAIO CALABRESE UCCISO CON DUE COLPI DA DIETRO

Sulla scena del crimine non sono state individuate tracce compatibili in maniera evidente con una colluttazione. Quindi è probabile che il fucile, presumibilmente da caccia, con il quale il 49enne è stato freddato non sia il suo ma quello che l’aggressore aveva con sé. Orlando ha ricevuto un colpo alla schiena da meno di un paio di metri e uno alla nuca da distanza ravvicinata rivelatosi fatale. In attesa della consulenza balistica è stato per ora impossibile dedurre l’esatto calibro dell’arma del delitto.

I carabinieri del nucleo investigativo di Ravenna, Nor e stazione di Castel Bolognese, coordinati dai Pm ravennati Daniele Barberini e Silvia Ziniti, stanno intanto ascoltando altre persone a partire dal mondo venatorio e dai residenti in zona per individuare un potenziale movente.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE