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«PIÙ che un lavoro è per me una missione umanitaria quella di essere presente dove c’è bisogno d’aiuto e cercare di raccontare con la macchina fotografica le storie di gente che non ha voce e merita di essere ascoltata».
A dirlo è Francesco Malavolta, fotogiornalista calabrese di Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza, autore della toccante immagine di due profughi siriani che si baciano dopo il naufragio che per miracolo non si è trasformato in tragedia. Pubblicata su Facebook, la foto è diventata virale. L’amore dei profughi oltre le frontiere ha commosso il vasto popolo del web. Non solo. E’ stata ripresa dai maggiori quotidiani e dalle principali agenzie di stampa.
Malavolta aveva presentato così la foto su Facebook:”Lui pensava che la “sua” lei fosse morta nell’oscurità della notte. Lei pensava che il “suo” lui fosse sparito tra le gelide onde. Entrambi speravano di rincontrarsi in cielo. Ma il destino gli regalò altri baci. La morte dovrà aspettare”.
Il fotografo era a bordo di una nave norvegese della missione Frontex ,che nelle gelide acque antistanti l’isola di Lesbo ha tratto in salvo la coppia e gli altri 8 profughi. Da cinque anni documenta le migrazioni sul mare per conto dell’agenzia europea. Attivissimo: ”Devo esserci, devo raccontare”. E quella notte c’era in quello che viene definito “un luttuoso braccio di mare fra Turchia e Grecia”. Ricorda: ”Per primo è stato recuperato il fidanzato, con altri tre profughi . Era stremato. Aveva sofferto freddo e sete. Non aveva nemmeno la forza di parlare“. Preoccupato per le sorti della fidanzata.”Si stringe nella coperta termica e nella disperazione, sicuro che la sua fidanzata sia sparita tra le onde”, scrive Repubblica. Due ore dopo vengono avvistati altri naufraghi. Lui guarda il mare. Vede lei. “E’ viva! ” Un urlo di gioia. Ripete più volte ai marinai: ”C’è lei, c’è anche la mia fidanzata!” “Amore eccomi”. Lieto fine della storia. L’abbraccio. Il bacio. ”E’ stato commovente il momento in cui i due fidanzati si sono nuovamente incontrati. Quanta tenerezza nei loro sguardi e nei loro gesti!”, ricorda l’autore della foto d’amore che ha fatto il giro del mondo. ”Dalla notte al giorno, dalla disperazione all’euforia, tutto in un bacio esausto. Per una volta la storia finisce con un’immagine di vita e non di morte”, scrive sempre Repubblica.
Centinaia le condivisioni ed i commenti su Facebook. I due profughi innamorati hanno conquistato il cuore di tutti. “Mi verrebbe da sorridere ed essere felice per questa coppia. E lo sono! Ma le lacrime mi scendono ugualmente!”, commenta Luisa Ronca. Lacrime di gioia per questa coppia che era partita con il sogno della Germania e del Nord Europa. Sogno interrotto, non cancellato. Hanno ancora altre chance.
Francesco Malavolta, iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Calabria, ha 40 anni e fin da quando aveva 18 anni segue le vicende dei migranti. ”Le prime foto le ho scattate a Brindisi, durante il servizio di leva. Avevo una piccola macchina fotografica ed al porto una mattina ho fatto delle immagini dei primi sbarchi. Si è avvicinato il corrispondente di un giornale locale e mi ha detto: Sono senza la macchina fotografica, mi puoi portare per stasera le tue foto stampate ? Risposi di sì. La sera gliele portai. Il giorno dopo le vidi in prima pagina. Mi entusiasmai e così ebbe inizio il mio cammino nel mondo dei migranti. Da Brindisi a Palermo e poi nei Balcani. Centinaia di scatti, seguendo il movimento immigratorio in tutta l’Europa”.
La Comunità Europea, le Nazioni Unite e le agenzie di stampa mondiali hanno notato la sua bravura e disponibilità, assegnandogli incarichi professionali molto importanti. Tanti sacrifici, grande passione, spirito umanitario, grande sensibilità, amore per gli altri. ”Quando vedo una faccia all’interno di un barcone riesco a capire la storia di quella faccia. E aiuto chi ha bisogno”. Non si risparmia mai. E si espone a seri pericoli. In uno dei tanti viaggi si è anche ammalato di tubercolosi. ”Mi dicono: Ma chi te la fa fare? Rispondo: ”La grande passione”. E mi tuffo nuovamente nel lavoro che mi dà tante soddisfazioni”. Le sue immagini sono racconti di vita ,di sofferenze ,di gioia e di voglia di vivere. Si impegna per un mondo migliore. Senza discriminazioni e senza barriere. Senza più guerre. Cento dei migliori scatti di Francesco Malavolta saranno esposti dal 20 novembre all’8 dicembre a Milano, nella Galleria “Spazio Bad”. Il titolo della mostra è “Popoli in movimento”. Scatti dove si vedono “Bambini che piangono senza lacrime . Semplicemente perché sono finite” . O altre immagini con l’autore che raccomanda: ”Osservate, non guardate. Una mamma, la sua piccola bimba, del nastro e una cassetta di polistirolo. Una madre che costruisce per la sua bimba qualcosa che probabilmente non la farà inghiottire dal mare. Osservate non guardate.
Pregate”. E un’altra in cui” non c’è strada che conduca alla felicità se non quella cercata e consumata”.
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