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VENOSA – Dal 15 al 17 ottobre, la Sala del Trono del Castello di Venosa ospiterà un convegno nazionale su “Archeologia industriale e patrimonio dell’alimentare tra Basilicata e Puglia”, organizzato dall’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali (Ibam) del Cnr all’interno del Progetto PO Fesr 2007-2013 Regione Basilicata MenSALe (Mense storiche e artistiche lucane) e di cui è responsabile scientifica Antonella Pellettieri.
Questo incontro scientifico va ad aggiungersi a una serie di convegni internazionali organizzati all’interno del Progetto MenSALe negli ultimi due anni (il quinto ad Atene presso la Fondazione Nazionale Ellenica per la Ricerca dall’1 al 3 ottobre dal titolo “Latte e latticini. Aspetti della produzione e del consumo nelle società mediterranee dell’Antichità e del Medioevo”).
I paesi dove maggiormente si può pensare ad una valorizzazione del territorio naturale con l’attività filantropica e culturale, sono di sicuro quelli dove il carattere di specificità ed autenticità sono meglio conosciuti. La conoscenza scientifica è alla base della riscoperta dell’importanza dell’alimentazione antica, post-antica, moderna e contemporanea proposta con il progetto MenSALe, il quale sta portando avanti per la Basilicata un processo nuovo di conoscenza multidisciplinare ed interdisciplinare del paesaggio culturale e di semiotica dell’alimentazione.
Ricostruire le vicende legate al mondo dell’alimentazione e delle produzioni alimentari, esaminando i differenti contesti socio-economici e culturali della regione Basilicata, classificando i manufatti per la raccolta, la conservazione, la trasformazione, il trasporto, la cottura e il consumo degli alimenti nella storia, conduce inevitabilmente alla trattazione ed all’analisi delle politiche economiche agrarie e commerciali correlate. Tutto ciò lo si ristabilisce anche attraverso lo studio delle tradizioni agricole, alimentari e culinarie oggetto di produzioni artistiche e documentarie o tramandate oralmente. Da questi dati possono scaturire ulteriori proposte progettuali finalizzate ad una rifunzionalizzazione e al riuso delle strutture e dei relativi contesti tradizionali contribuendo ad uno sviluppo sostenibile della regione, valorizzandone le peculiarità storiche e identitarie del territorio.
Dunque, organizzare un Convegno Nazionale sull’Archeologia Industriale risulta essenziale e opportuno per meglio definire e censire quegli opifici che hanno caratterizzato la produzione, trasformazione e conservazione dei prodotti alimentari.
Si aggiunga la fortuita e fortunata casualità che il 2015 è stato proclamato Anno Europeo dell’Archeologia Industriale e, ovunque, in Europa ma anche in alcune regioni italiane, si stanno organizzando incontri e seminari per confrontarsi su una materia ancora poco conosciuta sebbene sia oggetto di studi ormai da più di un trentennio.
Altresì, la Regione Basilicata ha da poco presentato una proposta di legge – firmatari i consiglieri regionali Mario Polese e Roberto Cifarelli – proprio sull’Archeologia Industriale seguendo i passi della Regione Umbria e Puglia che sono le prime due regioni in Italia ad avere legiferato su questi temi: per questi motivi, già ad aprile 2015 fu organizzata una giornata di studio alla presenza di alcuni studiosi provenienti anche da alcune università straniere.
Il Convegno è diviso, essenzialmente, in due parti: nella prima parte, si confronteranno studiosi e ricercatori sul tema dell’Archeologia Industriale in alcune regione italiane e, specialmente, in Puglia, e, infine, si renderanno noti i dati raccolti dai ricercatori dell’Ibam, nell’ambito del Progetto MenSALe, inerenti i luoghi di produzione, trasformazione e conservazione del cibo.
Nella seconda parte, si terrà una tavola rotonda presieduta da Renato Covino alla quale parteciperanno assessori e consiglieri regionali provenienti dalla Puglia e dalla Basilicata.

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