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SANT’AGATA D’ESARO – «Per essere chiari e a scanso di ogni equivoco, faccio presente che il Comune di Sant’Agata non cambierà posizioni in merito a questa opera incompiuta, simbolo di sprechi e mala politica e andrà avanti su quanto annunciato, con determinazione e senza tentennamenti, anche da soli».

Il sindaco Luca Branda non si ferma, e sull’idea di chiedere allo Stato un risarcimento per i danni prodotti dai lavori mai conclusi della diga, costata finora oltre 500 milioni di euro, evidenti danni al territorio, e l’espropriazione di circa 160 abitazioni.  

«Nel prossimo Consiglio Comunale – fa sapere il primo cittadino – procederemo con l’incarico a legali di fiducia per intentare una serie di azioni nei confronti di tutti i soggetti responsabili di questo scempio a danno della nostra comunità. Saranno esperite una serie di azioni, tra le quali anche azioni di carattere penale e una class action, per tutelare i nostri cittadini e per chiedere il risarcimento di ogni tipo di danno avuto in questi anni. Chiederemo il risarcimento anche in termini di investimenti strutturali e di sviluppo che possano far risollevare questo territorio, a partire dalla strada di collegamento con il Tirreno e da ogni tipo di progetto sviluppabile sulle macerie della diga, come ad esempio l’idea, già messa in campo, di utilizzare il territorio per la realizzazione di una struttura  turistico ricettiva con la costruzione di un grande campo da golf». 

IL PROGETTO – L’idea, avanzata dalla Sillks International Hotel Group, prevede la realizzazione di una grande struttura destinata ad attività  sportiva e turistica. Francesco Borrello, amministratore della Sillks International Hotel Group ha pensato a una struttura, rivolta al mercato mondiale del golf, di 140 stanze per circa 300 posti letto fornita di tutti i confort, dalle piscine esterne alle sale relax, campi di calcio e da tennis ed infine il campo da 18 buche. Ma perché si realizzi, il governo dovrebbe sbloccare i terreni che ritornerebbero ai Comuni, disponibili nell’immediato a rilasciare le concessioni.

SULL’EDIZIONE CARTACEA TUTTI I DETTAGLI DEL PROGETTO COSTATO OLTRE 500 MILIONI DI EURO

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