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MATERA – Un’ordinanza in scadenza ad ottobre, la necessità di definire una strategia adeguata per affrontare l’emergenza rifiuti da qui a fine anno e le peculiarità del caso Matera.
E su queste direttrici che si fonda sostanzialmente la situazione di trattamento e smaltimento rifiuti della provincia di Matera che al momento vede una sola discarica utilizzabile che è quella di Pisticci anche in virtù di un’ordinanza straordinaria e contingibile emessa dalla Provincia di Matera nell’agosto scorso che ha permesso il trattamento e la biostabilizzazione della quantità di rifiuti, in quel momento elevata ed attorno alle 170 tonnellate al giorno.
Oggi la situazione pare diversa, sia perchè a Pisticci il numero di rifiuti in arrivo secondo stime della Provincia di questi ultimi giorni si aggira sulle 70 tonnellate al giorno a causa della diminuzione di presenze vista la fine della stagione estiva e del contemporaneo spostamento di 11 Comuni del Materano che fino a fine ottobre porteranno i loro rifiuti a Santarcangelo.
La situazione dunque pare meglio gestibile da parte della Provincia di Matera che pure pare intenzionata, così come è stato definito anche nel corso di un recente osservatorio regionale, a procedere ad una nuova ordinanza ma decisamente diversa rispetto al passato perchè rientrerebbe nell’ambito di una serie di prescrizioni già garantite da legge regionale e che dunque andrebbero semplicemente a sottolineare ed indicare una strada da percorrere anche al Comune di Pisticci.
Questa almeno l’indicazione che all’interno del palazzo di via Ridola si intenderebbe seguire per riuscire a ridefinire la situazione portando comunque almeno 18 Comunia continuare a lasciare circa 70 tonnellate al giorno di rifiuti più altre 30-40 tonnellate destinate ad arrivare da novembre quando 28 Comuni della provincia di Matera dovrebbero affidarsi a Pisticci per trattamento e smaltimento dei rifiuti.
Numeri che comunque non dovrebbero superare di molto le 100 tonnellate al giorno, almeno secondo le stime fatte vista anche la diminuzione dei rifiuti e l’arriverci alla stagione calda e quindi con maggiore presenza turistica sul territorio materano.
Questa situazione dovrebbe dunque permettere la gestione e il controllo di un’emergenza, sempre alle porte, fino alla fine dell’anno anche se strategie più radicali sembrano sempre più necessarie per non continuare a navigare a vista e con provvedimenti straordinari in mano.
Situazione diversa è quella che riguarda invece il Comune di Matera che starebbe lavorando in due direzioni principali anche alla luce della necessità di non poter più portare rifiuti a Melfi dalla metà di ottobre.
Matera si starebbe dotando di un impianto di trattamento e stabilizzazione in loco dei rifiuti che richiederebbe poi un bando per la gestione della parte lavorata e il trasporto e smaltimento in discarica solo di una parte residua e decisamente inferiore.
Quanto quest’impianto andrà a regime diventa difficile ancora da dire ma comunque dovrebbe anche costituire, da qui alla fine dell’anno, un risparmio di non poco conto anche per quanto riguarda le spese di trasporto che hanno aumentato di molto i costi della Tari 2015 per il Comune di Matera.
Parallelamente l’altro intervento in atto da parte del Comune di Matera punta alla definizione del bando per la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti della città nell’ottica di un aumento della raccolta differenziata e nell’ambito di un progetto, promosso dal Conai, che dovrebbe vedere Matera capofila anche di altri Comuni della provincia di Matera.
Un’accelerata sul bando sarebbe in corso tanto che molto presto potrebbe esserci già l’approdo in commissione consiliare per l’avvio di un dibattito e il tentativo di arrivare all’approvazione prima della fine dell’anno.
Anche su questo si tratterebbe di un passo in avanti importante anche per dare attenzione ad una materia così delicata evitando di protrarre qualsiasi tipo di proroga.
Il Comune, inoltre, avrebbe confermato la volontà di chiusura della discarica di La Martella già espressa a chiare lettere con una delibera del 1 settembre scorso.
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