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IL COOPERANTE italiano ucciso in Bangladesh è su tutte le prime pagine, che aprono però sui negoziati di pace sulla Siria: all’Onu inaspettata intesa Obama-Putin dopo 95 minuti di colloquio, all’orizzonte la negoziazione della pace sebbene le posizioni su Assad restino diametralmente opposte (Washington vorrebbe una transizione politica mentre Mosca, che aiuta militarmente tanto la Siria quanto l’Iraq, ha un’altra strategia, fatta di dialogo e alleanza con Damasco in chiave antiterroristica). «Scontro sulla Siria» è la lettura del Messaggero.
Il 51enne Cesare Tavella – rimarca il Corriere della Sera – è stato ucciso a Dacca perché cristiano, non perché appartenente a una Ong: la Farnesina sta verificando la rivendicazione dell’Isis («Abbiamo colpito un crociato»).
«La scuola sconfiggerà le mafie» è il virgolettato con cui il Mattino apre, riportando il discorso antimafia del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Su quasi tutti i quotidiani troviamo un richiamo alla vita su Marte (individuate tracce di acqua liquida e salata) e al caso Marino-Papa (in volo verso l’Italia, Bergoglio ha spiegato che non è stato il Vaticano a invitarlo): secondo il Giornale il pontefice «licenzia» il sindaco di Roma, mentre per Libero lo «svergogna», e lui replica che la sua visita era programmata a Philadelphia. Rimaniamo a Roma: nelle pagine di cronaca la notizia del crollo della controsoffittatura nella metro, in quelle di sport l’attesa per la partita dei giallorossi – la numero 100 per mister Garcia – con il Bate Borisov in Champions League.
Infine la corsa agli Oscar: l’Italia punta sul film postumo di Claudio Caligari “Non essere”, opera neorealista sulla periferia romana vissuta pericolosamente da due giovani di vent’anni fa.

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