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CATANZARO – La sezione misure di prevenzione del Tribunale di Catanzaro ha disposto l’applicazione della sorveglianza speciale nei confronti di due tifosi del Catanzaro, A.A., di 34 anni, e L.V., di 25. La decisione è stata presa in accoglimento della proposta avanzata dal questore del capoluogo, Giuseppe Racca.
Nel corso dell’indagine che ha portato all’applicazione della misura di prevenzione, svolta dall’Ufficio misure di prevenzione della Divisione anticrimine della Questura, secondo quanto è detto in un comunicato, «si è appurato che A.A. e L.V. rivestono il ruolo di esponenti di spicco della tifoseria estremista e sono già noti alle forze dell’ordine per aver partecipato ad episodi di violenza nei confronti delle tifoserie avversarie e di intolleranza verso le forze dell’ordine impegnate nelle operazioni di contenimento di incidenti in occasione di eventi sportivi. Entrambi si appalesano, dunque, quali individui ostici, per i quali neanche i numerosi Daspo di cui sono stati destinatari nel corso degli anni hanno sortito un effetto dissuasivo sul loro modello di condotta».
«In particolare – riferisce ancora la Questura – A.A., capo carismatico delle nuove leve nell’ambito del tifo violento, con incarichi di organizzazione e controllo delle iniziative, intraprese sia su Catanzaro che in occasione di trasferte, appartiene ad una formazione politica di estrema destra operante nella città, a conferma del connubio politica-calcio. L.V., da parte sua, sin dalla giovane età ha manifestato l’indole di tifoso violento». I due per un periodo di 18 mesi, in base alla misura applicata nei loro confronti, avranno l’obbligo di presentarsi, nei giorni prestabiliti, agli Uffici di polizia territorialmente competenti.
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