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Francesco Nasso

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TAURIANOVA – Cinque colpi di pistola sono stati esplosi la notte scorsa intorno alle 4 e 20 di mattina contro la serranda dello studio personale di Francesco Nasso, Primario del reparto di Medicina dell’Ospedale di Polistena, posto a Taurianova nella via Senatore Lo Schiavo. Ad accorgersi dell’intimidazione alcuni cittadini che passeggiando lungo la via nel tardo pomeriggio hanno notato i fori di pistola e hanno avvertito la Polizia.

Il sanitario si trovava a Napoli per motivi personali ed era all’oscuro di quanto era avvenuto. Sono stati gli agenti del Commissariato di Taurianova diretto dal Commissario Felice D’Agostino ad avvertirlo di quanto era accaduto ed ad avere da lui qualche dichiarazione.

Gli agenti recatisi sul posto hanno subito sequestrato le immagini di una telecamera posta nelle vicinanze, nelle quali si vede un uomo che intorno alle 4 e 21 si avvicina allo studio del primario e fa fuoco a distanza ravvicinata contro la serranda.

Sul posto la Polizia non ha rinvenuto bossoli per cui si presume che chi ha sparato lo abbia potuto fare con una pistola a tamburo oppure avvolgendo un’arma automatica in una busta nella quale sono stati raccolti i bossoli esplosi, forse un’arma calibro 9 per 21.

Altro elemento che viene preso in considerazione è che alla pistola possa essere stato applicato un silenziatore, in considerazione del fatto che nessuno in quella zona ha sentito gli spari neppure il piantone della Caserma dei Carabinieri che si trova a circa 150 metri dallo studio preso di mira.

Francesco Nasso, 60 anni, è attualmente Primario del Reparto di medicina del nosocomio polistenese e fino ad agosto scorso ha ricoperto la carica di Direttore Sanitario facente funzioni dello stesso ospedale. Si aspetta di interrogare direttamente il sanitario per cercare di capire il possibile contesto nel quale possa essere maturata l’intimidazione.

Gli investigatori della Polizia coordinati al momento, dalla Procura di Palmi, non escludono che il movente del danneggiamento possa essere legato alle sue attività professionali che si svolgono in un contesto difficile e problematico.

Il nome del sanitario, secondo quanto ha appreso il nostro giornale, è stato citato nelle settimane scorse, insieme ad altri sanitari, in alcune lettere anonime zeppe di minacce, una di queste corredata anche da alcuni proiettili inviata all’attuale Commissario Straordinario dell’Asp di Reggio Calabria Di Furia. Lettere, poi trasmesse alla Procura di Reggio Calabria che ha avviato indagini.

Nelle missive si faceva riferimento, a vicende legate ad un concorso per primario che doveva svolgersi proprio nell’Asp reggina ma che non riguarderebbe l’ospedale di Polistena, ma un altro presidio ospedaliero.

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