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C’È ANCHE Matera tra le città italiane che replicheranno la prima Marcia delle donne e degli uomini scalzi promossa per domani a Venezia a sostegno dei rifugiati. «Abbiamo deciso di farlo simbolicamente nella Capitale Europea della Cultura – spiegano i promotori dell’iniziativa in Basilicata – perché per noi, cultura, è innanzitutto il ritrovamento di un nuovo senso di umanità; è accoglimento della sofferenza; è ospitalità; è scambio; è solidarietà».
La marcia avrà luogo domani, venerdì 11 settembre, a Matera dalle ore 18 alle ore 21: il tragitto previsto va da piazza Vittorio Veneto a piazzetta Pascoli. Al termine della marcia simbolica seguirà dibattito aperto sul modello di accoglienza diffuso, integrazione e multicultura.
Da ieri, tramite la pagina facebook dell’evento, stanno crescendo in modo esponenziale le adesioni (nel riquadro tutti i nomi): per aderire ufficialmente bisogna mandare una mail a marciadegliuominiscalzi@gmail.com. Giovanna D’Amato, direttrice festival Tracce – Accademia Mahler Gaiam, ha fatto sapere che «in occasione del Concerto del Monteverdi Cello Ensemble e del soprano Mariacristina Ciampi, inserito nel festival Tracce 2015, i giovani musicisti, provenienti da varie parti del mondo, suoneranno un brano del programma scalzi per aderire idealmente alla marcia degli uomini scalzi”. Sará mia premura leggere il comunicato ufficiale dell’iniziativa ed inviarvi delle foto a riguardo».
«Viviamo in un mondo e in un tempo attraversati da cambiamenti di carattere epocale. Cambiamenti che richiedono scelte difficili ma chiare, come quelle che ti permettono di sapere da quale parte stare – scrivono gli organizzatori dell’evento lucano –. Noi abbiamo scelto di stare dalla parte di quante e quanti sono costretti a scappare da fame, miseria, guerre; ad abbandonare una casa, una comunità, una scuola, una città; a lasciare affetti, mani e voci amiche, terre. Abbiamo scelto di stare con quelle moltitudini in fuga che rappresentano il segno di una modernità contrassegnata sempre più da immani sofferenze, Abbiamo scelto di stare con quante e quanti hanno il bisogno quotidiano di mettere il proprio corpo – e quello dei propri figli – in pericolo, nella speranza di poter vivere o anche solo sopravvivere. Di quante e quanti vedono infrangersi il sogno di una salvezza nei nostri mari, sulle nostre spiagge… o davanti a muri invalicabili costruiti da altri uomini nel nome di un confine. Abbiamo scelto di stare dalla parte di quante e quanti sono costretti alle odissee di viaggi sempre più drammatici, impossibili, costretti a spogliarsi della propria identità, prima ancora che dei propri averi. Chiediamo di dare asilo politico a chi scappa dalle guerre; di dare rifugio a chi scappa da tutte le forme di discriminazione; di dare accoglienza a chi scappa da una povertà e da una disuguaglianza figlie di una sempre più spinta concentrazione della ricchezza. Per questo invitiamo le istituzioni regionali, i sindaci, le parlamentari e i parlamentari, le forze politiche, i sindacati, le associazioni, le singole e i singoli cittadini, a partecipare alla “Marcia delle donne e degli uomini scalzi” che si terrà a Matera venerdì 11 settembre». E la risposta di istituzioni e politica, oltre che di cittadini e associazioni, non s’è fatta attendere. Il governatore Marcello Pittella sulla sua pagina facebook ha scritto che «“Non è il momento della paura, ma quello di agire insieme”. Oggi le parole severe di Juncker al Parlamento di Strasburgo, qualche giorno fa l’appello del Papa affinché ogni parrocchia ospiti una famiglia di profughi. Ci sono muri che crollano e solidarietà che si rafforzano. La Basilicata ha aperto le sue porte ancora prima che altri si decidessero a farlo. Ha mostrato di essere più europea di quanto altri dichiarano di essere, nelle parole e non nelle azioni. E’ anche per questo che ho sottoscritto l’appello alla marcia delle donne e degli uomini scalzi. Venerdì 11 settembre a Matera. Io sto con le donne e gli uomini scalzi».
Il corteo di domani sarà anche un’occasione per vedere vicini Pittella e chi negli ultimi tempi ha avuto con lui degli screzi legati alle ultime amministrative a Matera: Salvatore Adduce, il quale parteciperà augurandosi che «insieme a me ci siano tantissimi concittadini che vogliono stare dalla parte di coloro che sono costretti a scappare da fame, miseria, guerre; ad abbandonare una casa, una famiglia, una comunità, una scuola, una città; a lasciare affetti, mani e voci amiche, terre, alla ricerca di una vita migliore. Parteciperò sia come cittadino che come rappresentante del Partito democratico in Consiglio comunale di Matera. E nella prima seduta del Consiglio comunale proporrò un ordine del giorno con cui si impegna il Comune di Matera a creare le condizioni per offrire la migliore accoglienza possibile a chi scappa dalle guerre. Matera ha vinto il titolo di Capitale europea della cultura grazie a un dossier che abbiamo intitolato “Open future” proprio perché Matera deve diventare città più europea aprendosi all’altro, alle differenze, aprendosi alle altre culture, aprendosi a chi soffre, aprendosi al mondo. E questa è una prima vera occasione per metterci alla prova».
Per Maria Murante, coordinatrice Sel Basilicata, è «bello vedere come le adesioni aumentino di ora in ora, da parte di singoli, associazioni, forze politiche e sindacali, amministratori. Auguriamoci che la marcia sia partecipatissima, che Matera diventi città aperta e ospitale a partire dalla propria comunità sino a coinvolgere tutto il territorio regionale. Che questa occasione sia il primo passo verso una seria e partecipata riflessione sul modello di accoglienza. Un primo confronto tra istituzioni, comunità, associazioni, forze politiche su una strategia comune in materia di immigrazione e un primo concreto atto di ricostruzione di un sentire comune, la solidarietà».
L’idea è partita da un gruppo di artisti e personalità del mondo dello spettacolo, del giornalismo e della cultura, insieme a diverse associazioni (Amnesty, Terres des hommes, Emergency, Acli, Arci, Medici senza frontiere, Mani tese): Lucia Annunziata, Marco Bellocchio, Gad Lerner, Elio Germano, Ascanio Celestini, Roberto Saviano, Valerio Mastandrea, Jasmine Trinca, Fiorella Mannoia, Toni Servillo e Mauro Biani.

e.furia@luedi.it

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