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POTENZA – Schiaffi e minacce tra fratelli davanti al giudice che deve decidere dell’affidamento dell’anziano padre malato.
E’ quello che è successo a Potenza, al quarto piano del Palazzo di giustizia, giovedì. Ma poteva finire peggio se non fosse stato per il tempestivo intervento degli agenti dell’istituto di vigilanza La Ronda.
Ad aggredire il maggiore sarebbero stati due fratelli di Ripacandida che per anni hanno badato al padre, fino a quando lui, le sorelle e un altro fratello hanno deciso di portarlo in una struttura di Rionero dove può ricevere cure più adeguate alle sue precarie condizioni.
In Tribunale c’era anche lui, sdraiato su una lettiga e attaccato a una bombola d’ossigeno. Ha assistito alla scena, impotente di fronte alla violenza esplosa tra i suoi figli prima del prosieguo dell’udienza.
Sullo sfondo della lite ci sarebbero questioni relative alla gestione del patrimonio dell’anziano, che poi sono l’oggetto della causa in corso.
Alla fine l’aggredito ha deciso di denunciare l’accaduto agli agenti della sezione di pg della Polizia di Stato. Mentre i presunti aggressori sono stati “scortati” sempre dagli agenti della Ronda (per dividere i contendenti ne sono dovuti intervenire quattro, incluso il responsabile) fino alle auto in sosta nel parcheggio.
Negli scorsi mesi il sistema di vigilanza nel Palazzo di giustizia di Potenza è stato potenziato, a seguito dei tragici eventi che si sono verificati a Milano dove un’udienza davanti al giudice fallimentare si è trasformata in una strage.
All’ingresso sono sempre in funzione dei metal detector per impedire l’accesso con armi non autorizzate. Una precauzione che per casi come questo si rivela quanto mai necessaria.
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