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MIGLIONICO – Weekend di festa con le mani in pasta. Si è chiusa domenica la prima edizione della “Festa Internazionale del Pane”. Due serate, inserite nel cartellone estivo “Serestate a Miglionico”, organizzate dal Comune di Miglionico in collaborazione con il Gal Bradanica e l’associazione “Lievito Madre: sulle vie per Betlemme”.
Il grano, la farina ed il lievito madre, quelli che portano il pane a modellarsi, per inondare l’aria con il suo profumo caratteristico, sono stati gli indiscussi protagonisti. Nella corte del Castello le due giornate sono state aperte dai maestri panificatori Nunzia Larocca di San Costantino Albanese con i miglionichesi Carlantonio Guidotti ed i due cugini omonimi Antonio Centonze, intenti a tagliare il loro pane, sapientemente preparato, per farlo gustare ed apprezzare a quanti hanno optato per una colazione come si faceva una volta. Una fetta di pane condita da olio e zucchero o dalla marmellata derivante dal frutto principe di Miglionico, il fico. E dopo la colazione, sempre nella corte del Castello un gran numero di ragazzini e turisti estasiati con bianco cappello e grembiule ad esercitarsi ognuno nella trasformazione della farina in pane e focaccia di diverse forme e qualità. Un laboratorio che ha trovato apprezzamenti da parte di grandi e piccini che il pane lo vedono solo negli scaffali dei punti vendita. Un percorso seguito dagli occhi e dalla maestria dei quattro panificatori in tutte le fasi: dalla lavorazione della pasta fino alla fase della cottura in un forno predisposto a corte. E su ogni pezzo le iniziali di chi le produceva; proprio come facevano le casalinghe di una volta che segnalavano il loro “pezzo di pane”, che portavano ad infornare per poi ritirarlo caldo e profumato per trasportarlo alle loro case, inondando l’aria di quel caratteristico odore.
La mostra fotografica internazionale, allestita nelle sale del Castello, da Rosita Stella Brienza e Michele Lopergolo, ha dato internazionalità all’evento, facendo apprezzare le immagini salienti dell’esperienza unica dei quattro panificatori che un anno fa si recarono a Betlemme in Terra Santa, per produrre il loro pane in un forno di salesiani e distribuirlo alla gente del posto, in un percorso di pace iniziato allora e che sta continuando rigenerato dopo quell’esperienza. E nell’auditorium, al convegno “Nuovo cibo lucano: innovazione nella tradizione”, alla presenza del sindaco, Angelo Buono e del presidente dell’ass. “Lievito Madre”, Michelangelo Piccinni che hanno fatto gli onori di casa, sono intervenuti il presidente del Gal, Leonardo Braico con l’assessore regionale all’Agricoltura e Sviluppo Rurale, Luca Braia che hanno avuto parole di elogio per l’iniziativa che va verso quel “turismo esperienziale” che potrebbe fare la differenza per un salto di qualità dell’accoglienza in Basilicata. Docenti dell’Unibas, Figliuolo, Marano ,Vitale, hanno esaltato la tipicità dei prodotti, generati da frumenti particolari, che si dovrebbe proporre differenziandosi sulla qualità e non sulle quantità. Una festa che ha avuto a contorno la Euroband Murgia’s street, dopo pizzica e taranta degli Etnosud, il cabarettista Cacioppo ha chiuso.

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