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POTENZA – Non corre pericolo di vita l’uomo di 33 anni residente a Picerno che, ieri mattina, è caduto dalla finestra del bagno di un appartamento su viale Firenze a Potenza. Ha riportato diversi traumi e, pur essendo lucido, la prognosi resta quindi riservata. E’ ricoverato al San Carlo di Potenza, nel reparto di Chirurgia d’urgenza, dove il personale sanitario gli sta prestando tutte le cure necessarie.
Cosa sia effettivamente accaduto non è ancora molto chiaro. E sulla vicenda stanno indagando ora gli agenti della Polizia di Stato e gli ispettori della Medicina del lavoro dell’Asp.
L’incidente, infatti, si è verificato intorno alle 11 di ieri mattina su viale Firenze.
L’uomo cade da un’altezza di quattro metri. Resta sul marciapiedi in una pozza di sangue, mentre attorno arrivano cittadini e commercianti della zona che tentano di prestare i primi soccorsi. E allertano il 118. Poco dopo l’arrivo dell’ambulanza e di una pattuglia della Polizia di Stato. L’ambulanza resta ferma lì davanti per diverso tempo e poi si allontana non a sirene spiegate, tanto che chi ha assistito alla scena pensa che per il ragazzo non ci sia più nulla da fare vista la gravità delle ferite. Non è così, per fortuna.
Le prime dichiarazioni che vengono fatte agli agenti parlano dello scoppio di una bombola di gas. E il ragazzo spaventato si sarebbe buttato giù. Stava – questo spiegano gli agenti – lavorando per una ditta edile in un appartamento di viale Firenze.
Una normale ristrutturazione, con al lavoro un gruppo di operai. Poi – questo quanto riferito alla Polizia – sarebbe scoppiata una bombola di gas e il ragazzo, spaventato, si sarebbe lanciato giù.
Poi, però, sarà lo stesso ragazzo, interrogato in ospedale, a dichiarare di non essere un operaio a servizio della ditta che stava operando in quell’appartamento.
E c’è un’altra anomalia: non sembra sia scoppiata nessuna bombola del gas. Del resto nessuno degli operai presenti in quella casa ieri mattina ha riportato ferite.
Una vicenda quindi che andrà chiarita nei prossimi giorni, per capire prima di tutto se possa trattarsi di un caso di lavoro nero, ma – spiega la Polizia – bisognerà ora anche capire se in quel cantiere edile siano state rispettate tutte le norme di sicurezza in materia di lavoro.
Per il momento quindi le uniche certezze sono che quello in cui l’uomo era (per qualche motivo ancora oscuro, viste le sue dichiarazioni) non era il suo appartamento. L’uomo risiede, come detto, a Picerno.
E poi c’è quella caduta da quattro metri, che ha costretto il ragazzo a dover fare ricorso alle cure dei medici del San Carlo. Queste le certezze. Poi ci sono una serie di dichiarazioni che dovranno essere vagliate perchè si arrivi a capire perchè un ragazzo che – questo quanto ha dichiarato – non lavorava in quell’appartamento di viale Firenze, era lì. 

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