INDICE DEI CONTENUTI
- 1 LA ‘NDRANGHETA DI COSENZA STRUTTURATA IN CONFEDERAZIONE
- 2 I TRATTI ESSENZIALI DELLA CONFERAZIONE DI ‘NDRANGHETA DI COSENZA
- 3 I GRUPPI CHE FANNO PARTE DELLA CONFEDERAZIONE DI ‘NDRANGHETA DI COSENZA
- 4 • Gruppo Patitucci, territorio: Cosenza
- 5 • Gruppo Porcaro, territorio: Cosenza
- 6 • Gruppo Zingari Bruzzese (“Banana”), territorio Cosenza e hinterland
- 7 • Gruppo “gli altri Zingari”, territorio: Cosenza
- 8 • Gruppo Presta, territorio di riferimento Roggiano Gravina
- 9 • Gruppo Di Puppo, territorio di Rende
- 10 • Gruppo D’Ambrosio, territorio: Rende
Il blitz della direzione distrettuale antimafia che ha portato all’esecuzione di una ordinanza con oltre 200 misure cautelari a carico non solo di esponenti (presunti o meno) della criminalità organizzata ma anche di politici di rilievo ha anche messo in luce una nuova strutturazione della ‘ndrangheta nel territorio di Cosenza e hinterland: la confederazione.
In particolare, «al capo 1 – si legge nell’ordinanza – viene contestato il delitto di cui all’art. 416bis c.p. nei confronti di 119 indagati attribuendo a ciascuno il proprio ruolo e il proprio inserimento in una specifica articolazione della confederazione ‘ndranghetista».
LA ‘NDRANGHETA DI COSENZA STRUTTURATA IN CONFEDERAZIONE
L’identificazione della ‘ndrangheta a Cosenza e nel cosentino come “confederazione” a livello complesso è una definizione «più volte utilizzata – scrive il gip Alfredo Ferraro – per riferirsi all’associazione mafiosa di cui al capo 1. Tale scelta terminologica non va intesa in termini stilistici, bensì in termini tecnici e sostanziali».
Nello specifico, quello che è emerso, infatti, è che «il territorio cosentino, e quindi il Comune di Cosenza e il suo hinterland (principalmente Rende e Roggiano Gravina), costituisce il territorio di riferimento di diverse articolazioni ‘ndranghetiste che, seppur distinguibili, mantengono un carattere unitario».
I TRATTI ESSENZIALI DELLA CONFERAZIONE DI ‘NDRANGHETA DI COSENZA
Quindi, in generale «con il termine confederazione si intende l’unione politica fra più Stati generalmente confinanti, i quali, avendo convergenti interessi nel campo dell’attività internazionale, perseguono gli scopi comuni mediante un’attività unitaria svolta da organi confederali, mantenendo tuttavia ciascuno la propria individualità e personalità». Allo stesso modo nel territorio di cosenza i gruppi criminali si sono uniti per raggiungere scopi comuni mantenendo al contempo le identità individuali.
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Partendo proprio «da questa definizione enciclopedica risulta più agevole comprendere i tratti essenziali della confederazione ‘ndranghetista cosentina: il gruppo criminale altro non è che l’unione tra più gruppi ‘ndranghetisti confinanti che, al fine di preservare, mantenere e rinforzare il dominio sul territorio, e commettere i diversi delitti prodromici a tale finalità, si sono alleati tra loro».
Andando al dettaglio, la “confederazione” individuata dai magistrati della distrettuale antimafia, guidata dal procuratore Nicola Gratteri, ha dei “confini” ben precisi che vengono identificati con tanto di territori e nomi e cognomi.
I GRUPPI CHE FANNO PARTE DELLA CONFEDERAZIONE DI ‘NDRANGHETA DI COSENZA
Ecco quindi quali sono i sette gruppi facenti capo alla confederazione di ‘ndrangheta di Cosenza, al cui apice vi è Francesco Patitucci (già reggente per conto di Ettore Lanzino):
• Gruppo Patitucci, territorio: Cosenza
Il primo è il gruppo Patitucci, operante nel Comune di Cosenza al cui apice vi è Patitucci Francesco. I membri di questo gruppo sono (secondo l’accusa): Francesco Patitucci, Ettore Lanzino, Gianfranco Ruà, Gianfranco Bruni (detto “U Tupinaru”), Maurizio Rango, Carlo Lamanna, Ettore Sottile, Mario Piromallo (detto “Renato”), Salvatore Ariello (detto “Sasà”), Antonio Illuminato, Rosanna Garofalo, Alessandro Catanzaro, Raimondo Sergio, Giuseppe ( detto “V ecchiareddra”), Luigi Avolio, Patrizio Chiappetta, Giuseppe Bartucci, Massimo Ciancio, Valentino De Francesco, Andrea De Giovanni, Giovanni Garofalo, Francesco Ripepi, Marco Saturnino, Erminio Pezzi, Gennaro Presta, Gianluca Maestri, Roberto Junior Olibano;
• Gruppo Porcaro, territorio: Cosenza
Anch’esso operante nel territorio del Comune di Cosenza, secondo l’accusa il Gruppo Porcaro vede il ruolo apicale rivestito da Roberto Porcaro. I membri del gruppo sono: Porcaro Roberto, Guido Silvia, Caputo Carmine, D’Elia Massimiliano, Rende Michele, Mortone Alessandro (cl. 72), Mazzei Andrea, Greco Francesco, Russo Antonio (detto “Tonino”), Broccolo Giuseppe, Perrone Giuseppe, Turboli Alberto, Turboli Danilo, La Canna Sergio, Falvo Rosetta, Stola Francesco, Drago Carlo, Drago Giovanni, Granata Alberigo;
• Gruppo Zingari Bruzzese (“Banana”), territorio Cosenza e hinterland
Al pari dei precedenti due gruppi, anche il gruppo Zingari-Bruzzese risulta operante nel territorio cosentino. I membri (sempre secondo le risultanze dei pm) sono: Abruzzese Fioravante (detto “Banana” o “Fiore”), Abbruzzese Luigi (detto “Pikachu”), Abbruzzese Marco (detto “Lo Struzzo”), Abbruzzese Nicola (detto “il Pazzo”), Abbruzzese Franco (detto “A’ Brezza” o “Il Cantante”), Abbruzzese Celestino (detto “Claudio” o “Micetto”), Pahnieri Anna, Abbruzzese Rosaria (detta “La Rumena”), Abruzzese Antonio (cl. 1984), Alushi Claudio, Barone Ivan, Benvenuto Gianluca, Bevilacqua Fabio, Bevilacqua Leonardo, Bevilacqua Luigi (detto “Gino Del Cafarone” o “Zannuto”), Bevilacqua Nicola, Marotta Antonio (detto “Capiceddra”), Curcio Francesco, Casella Francesco, Tornelli Marco, Bevilacqua Cosimo (detto “Munì”);
• Gruppo “gli altri Zingari”, territorio: Cosenza
IL gruppo cosiddetto “degli altri zingari” attivo sempre ne territorio cosentino, vede la partecipazione di Bevilacqua Fiore (detto “Manu Muzza”), Bevilacqua Francesco, Fuoco Oscar (detto “Il Malandrino”), Madio Saverio, Romano Denny, Abruzzese Giovanni (detto “Cinese”), Bevilacqua Cosimo (detto “Corvo Nero”), Del Popolo Sergio (detto “U Sapunaru”), Perri Mario, Luchetta Marco, Satiro Eugenio, Zinno Antonio (detto “Totonno”), Abruzzese Antonio (detto “Tonino Strusciatappine”), Abruzzese Rocco (detto “Pancione”), Abruzzese Saverio, D’Elia Cesare (detto “Cesarino”), Manzo Antonio (detto “Tonino” o “Pipistrello” o “Stippa”), Abruzzese Fiore Detto “Ninuzzo”, Berlingieri Luigi (detto “Cinese” o “Giapponese” o “Faccia d’angelo” o “Faccia di Ghiaccio”), Impieri Luciano;
• Gruppo Presta, territorio di riferimento Roggiano Gravina
Il gruppo Presta di cui fanno parte gli eredi di Franco Presta, è operante essenzialmente nel territorio del Comune di Roggiano Gravina. I membri, secondo l’accusa, sono: Presta Francesco detto “Franco”, Pellegrino Damiana, Presta Antonio (detto “Tonino”), Roberto Presta (detto “Hobby”), Presta Giuseppe (detto “Peppolo”), Ciliberti Francesco (detto “Cicilluzzo”), Scorza Costantino (detto “Costanzo” o “Il Vecchio”), Sollazzo Mario (detto “Rondine”), Antonucci Armando (detto “U Dottore”), Ferrato Cristian (detto “Champagne”), Giannelli Fabio (detto “Leoncino”), Marsico Mauro (detto “Lupin” o “Mbambaru”), Iantorno Francesco (detto “Tarzanicchiu”), Vomero Sandro;
• Gruppo Di Puppo, territorio di Rende
Come il gruppo che D’Ambrosio (che segue) opera nel territorio del comune di Rende e di cui fanno parte: Michele Di Puppo (organizzatore e boss dell’omonimo gruppo, e già condannato per il delitto di cui all’art. 416bis c.p.), Di Puppo Umberto (anch’egli con posizione apicale), Superbo Alberto, D’Alessandro Marco, Piattello Enzo, Campanile Ernesto, Zaffante Giuseppe;
• Gruppo D’Ambrosio, territorio: Rende
Il gruppo D’Ambrosio con vocazione prettamente “estorsiva”, opera nel comune di Rende e ne fanno parte: D’Ambrosia Adolfo, D’Ambrosia Massimo, Montualdista Ivan, Ciranno Fabiano (detto “Fabio”), Ferrise Simone, Bertoldi Massimo, Caruso Andrea Vincenzo, Midulla Giuseppe, Lucanto Marco, Zengaro Roberto, De Rose Antonio.
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