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ROSSANO (CS) – La Giunta regionale della Calabria, riunita sotto la presidenza del vicepresidente Antonio Viscomi, con l’assistenza del segretario generale Ennio Apicella, ha richiesto al Governo la dichiarazione dello stato di emergenza, a seguito degli eventi calamitosi verificatisi nel territorio di Rossano Calabro e di Corigliano Calabro.
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La richiesta al Governo arriva nel giorno in cui la Procura di Castrovillari ha incaricato il geologo Carlo Tansi a redigere una perizia sul nubifragio dello scorso 12 agosto. La perizia dovrà stabilire se le cause dell’alluvione che ha colpito Rossano e Corigliano Calabro sono “naturali” oppure “legate all’opera umana”.
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I magistrati vogliono inoltre verificare «se ci siano eventuali presenze di zone a rischio» e vi sia stata, negli anni scorsi, «trasformazioni del territorio, potenzialmente produttive di rischio idrogeologico». Dalle conclusioni dell’analisi dell’esperto si potrà capire se vi siano state responsabilità di amministratori e privati per le conseguenze dell’alluvione.
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Durante il maltempo, si sono rotti in particolare gli argini del torrente Citrea che, straripando, ha invaso di fango molte zone di Rossano in modo particolare. I quesiti dovranno trovare risposta nella relazione del geologo entro il termine di una settantina di giorni circa.
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