Matteo Salvini oggi a Vibo Valentia
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VIBO VALENTIA – Tanti i temi toccati da Matteo Salvini oggi pomeriggio a Vibo Valentia. Il leader della Lega ha parlato dei temi caldi di questa campagna elettorale ma ha anche aggiunto argomenti sulla Calabria e sui suoi problemi irrisolti. Salvini in mattinata aveva parlato a Corigliano Rossano (LEGGI).
IL PONTE SULLO STRETTO
“Io spero dopo decenni di chiacchiere invece dei traghetti per attraversare lo Stretto si possa finalmente costruire questo benedetto ponte che unisce la Calabria alla Sicilia, l’Italia all’Europa. Significa lavoro, significa tenere il mare pulito e dire oggi Palermo-Berlino in otto ore in treno è possibile, è realizzabile con l’alta velocità. Qui non si tratta di unire Reggio Calabria a Messina, la Sicilia alla Calabria. Si tratta di fare un’opera che porterebbe alto il nome dell’Italia in tutto il mondo e chi ha sempre detto di no a questa opera? Qualcuno che evidentemente ci guadagna a non fare le grandi opere perché io penso che il ponte creerebbe migliaia di posti di lavoro veri in Calabria e Sicilia. La gente in Calabria vuole semplicemente opportunità di lavoro”.
IL REDDITO DI CITTADINANZA
“Il reddito di cittadinanza serve a chi non può lavorare, ma se ci sono ragazzi di vent’anni che prendono questi soldi e rifiutano un’offerta di lavoro non hanno più diritto a prendere questi soldi perché i soldi devono essere dati alle aziende che creano lavoro. Altro paio di maniche è chi non può lavorare che non può essere dimenticato”.
LA GIUSTIZIA SOCIALE E LEGGE FORNERO
“Sto girando l’Italia per lasciare ai nostri figli il Paese che ci hanno lasciato i nostri genitori e i nostri nonni. Al centro c’è il lavoro, non faccio promesse ma prendo impegni. Le promesse le lascio agli altri. Se poi fra un anno ritornerò qui sarete autorizzati a chiedermi quale degli impegni presi sono riuscito a portare a casa. Impegno numero uno quello della giustizia sociale. Bisogna azzerare e annullare una volta per sempre la legge Fornero che impedisce di andare in pensione e impedisce ai giovani di iniziare a lavorare. Io mi impegno a cambiarla la legge Fornero perché significa dal primo gennaio prossimo che si va in pensione non più a 62 ma a 67 anni, il che è una fregatura per i sessantenni ma è anche una fregatura per i ventenni perché se tu non mi mandi mai in pensione chi oggi ha 64 anni, quando cominceranno a lavorare i ventenni? Io dico lavoro vero, non i lavori di soli quindici giorni con una vita da precario dove non ti costruisci una famiglia. Quindi azzerare la legge Fornero ed arrivare a quota 41 è una questione di giustizia sociale”.
FLAT TAX
“La Flat Tax la vorremmo estendere anche ai pensionati ed alle famiglie, ovviamente non ai milionari. Abbiamo messo un tetto massimo di 60mila euro di reddito o di pensione all’anno. La sinistra dice che vuole la tassa patrimoniale e Letta ha detto che per aiutare i nipoti bisogna tassare i nonni. Secondo me non è una fesseria perché i nonni in quella casa i soldi sul conto corrente non li hanno rubati. Quella casa i soldi l’hanno comprata lavorando una vita e tassare questi redditi o quella casa è immorale. Si possono invece aiutare i nipoti ed i nonni che non hanno rubato i soldi in giro per il mondo”.
SCUOLA E UNIVERSITA’
“Letta ha proposto la scuola materna obbligatoria, bisogna andare tutti a scuola dai 3 ai 18 anni. Io invece lascerei scegliere alla mamma ed al papà. Classificare i ragazzi e le persone in base al titolo di studio come fatto da Calenda significa essere ignoranti. Proponiamo come Lega di estendere i libri gratuiti non solo per le elementari ma anche per le medie e per le superiori perché le famiglie spendono anche 400 euro all’anno per mandare i figli a scuola. Proponiamo di eliminare il numero chiuso alla facoltà di Medicina”.
I MIGRANTI
“Con sei milioni di poveri che ci sono in Italia, il nostro Paese non può mantenere tutte queste persone che sbarcano. Nel 2019 quando ero al Ministero dell’Interno sono sbarcati undicimila immigrati. Adesso, nel solo agosto 2022, fra Calabria e Sicilia sono sbarcati 14mila immigrati. Non possiamo permetterlo. Per fermare gli sbarchi mi sono beccato denunce e processi e l’ultimo lo avrò il 16 settembre a Palermo nell’aula bunker per sequestro di persona perché ho bloccato gli sbarchi e sarò lì in Tribunale a testa alta, ma io ho solo difeso l’interesse nazionale e i confini del mio Paese. Come Lega propongo un po’ di clandestini in meno e qualche poliziotto in più”.
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