Davide Ferrerio
3 minuti per la letturaCROTONE – Resta ricoverato all’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro nel reparto di terapia intensiva in condizioni critiche Davide Ferrerio, il ventenne bolognese ma originario di Crotone accoltellato nei giorni scorsi nella città pitagorica. Il suo trasferimento all’ospedale catanzarese si era reso necessario proprio a causa delle gravità delle ferite (soprattutto alla testa) riportate in seguito al feroce pestaggio a cui è stato sottoposto.
Per l’aggressione c’è stato l’arresto lampo eseguito dalla Squadra Mobile della Questura, di un coetaneo del giovane ferito, Niccolò Passalacqua. Per lui il pm Pasquale Festa non contesta più l’accusa di lesioni gravissime ma quella di tentato omicidio. Dopo l’interrogatorio di garanzia in carcere, Passalacqua è restato in carcere. Insieme a lui indagate altre due donne.
Nello specifico, il gip Forciniti, all’esito dell’esame degli elementi alla base dell’accusa, ha evidenziato che portano ad una «univoca ricostruzione dei fatti» e sottolinea anche la «particolare efferatezza dell’episodio», così come la circostanza che il giovane ferito è stato lasciato tramortito sulla strada. Ha riscontrato, inoltre, lo stesso Gip il pericolo di fuga, considerato che l’indagato non ha fissa dimora (ha lasciato la casa dei genitori a Colleferro per vivere a Crotone) così come il pericolo d’inquinamento probatorio.
Questo perché se lasciato libero, l’indagato potrebbe avvicinare le persone che erano con lui per fornire una versione di comodo. Le indagini proseguono per arrivare alla scoperta del motivo di un’aggressione così feroce, con una pista che porterebbe ad una possibile ragazza contesa tra i due giovani.
Ipotesi, questa, che non trova concorde la madre di Davide Ferrerio, Giusy Orlando, giudice onorario originaria di Crotone, che ha ribadito che il figlio non solo non conosceva l’uomo che l’ha aggredito né aveva intenzione di iniziare una relazione con la ragazza 15enne che sarebbe al centro della vicenda.
La città di Crotone è sconvolta per l’accaduto, tanto che per oggi pomeriggio alle 19.30 è stato promosso un incontro per una fiaccolata per esprimere solidarietà a Davide ed alla famiglia. Sull’accaduto c’è stata una ferma reazione, rappresentata dalla posizione espressa da un gruppo di associazioni culturali e sociali che operano sul territorio.
«Ancora una volta – scrive il nutrito gruppo di associazioni – ci troviamo di fronte ad un atto aberrante, violento che, apparentemente, sembra non avere una ragione. Di fronte a questi eventi viene sempre la tentazione di un approccio giustizialista che vuole ricercare il colpevole, farlo condannare in modo da “avere giustizia”. Questa sequenza fa sì che ci si possa sentire cittadini giusti che hanno tutelato non solo la persona offesa ma la sicurezza della città: “uno in meno in giro”».
«Sia chiaro – proseguono – quello che è successo è intollerabile e inaccettabile e per questo esprimiamo innanzitutto vicinanza alla madre di Davide, e al dolore che prova in questo momento, e auspichiamo che le indagini prima e il processo dopo possano chiarire le dinamiche sull’accaduto e dare una giusta condanna per l’autore di questo atto e per chi ha coperto tale violenza». Infine invitano a «cominciare a fare letture complesse sul decadimento sociale, urbanistico, economico non solo della nostra città ma di tutto il territorio».
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