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Piero Angela

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Il figlio Alberto ne ha annunciato la scomparsa con un augurante “Buon Viaggio papà”, quel viaggio nell’universo che Piero Angela ci ha sempre raccontato. È stato il primo divulgatore della tv, con un linguaggio comprensibile a tutti, senza mai esagerare o lasciarsi andare in spiegazioni scientifiche complesse e non facili da assimilare. Lui le decodificava.

E anche i teoremi più complessi diventavano un racconto che il pubblico seguiva e capiva. Piero Angela ci lascia a 93 anni. Per fortuna a noi lascia Alberto – a cui ha insegnato le sue doti migliori – e tante puntate di Quark e Superquark che non ci stancheremo mai di rivedere.

Perché come amava ripetere Piero Angela «la scienza dà tante notizie nuove da raccontare e approfondire. Non bisogna mai dimenticare che è la curiosità che attira il grande pubblico, perché le persone sono curiose. E io cerco di farlo da tanti anni in modo corretto, dicendo sempre cose interessanti».

In un post dopo aver concluso le fatiche dell’ultimo ciclo di Superquark ha lasciato un messaggio in cui saluta e ringrazia il suo pubblico: «Ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti, anche sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia».

Già i giovani e l’ambiente. In questi ultimi anni Piero Angela ha sottolineato più volte il suo pensiero su questi due temi che nell’attuale campagna elettorale tengono banco. «I giovani fanno bene a chiedere un futuro – è il Piero Angela pensiero di questi anni – ma i politici sono troppo concentrati sul presente. I tanti paesi devono marciare all’unisono perché non basta disinquinare un laghetto o un fiume. In Italia si seguono molto di più le problematiche degli anziani rispetto a quelle dei giovani e delle famiglie. Le questioni si conoscono bene ma non si fa nulla».

Una visione che non fa una piega. Che potrebbe essere la stessa anche nei prossimi anni, se la politica non smette di promettere e basta, a parole, continuando però nei fatti a non intervenire.

Con l’ultimo saluto Piero Angela ribadisce il concetto, invitando tutti a fare di più. Come se fosse una chiamata a rimboccarci le maniche, prima che sia troppo tardi. «Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio».

Grazie Piero per tutto quello che ci hai insegnato. E Buon Viaggio.


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