La sede della Sorical
2 minuti per la letturaCATANZARO – «L’assemblea dei soci di Sorical, con socio unico la Regione Calabria, convocata ieri in seduta straordinaria, ha delibato l’uscita dallo stato di liquidazione della società su proposta del commissario liquidatore, Cataldo Calabretta».
È quanto si legge in una nota diffusa dalla stessa Regione Calabria.
«All’assemblea, per conto della Regione, ha partecipato il capo di gabinetto, Luciano Vigna. Presenti i componenti del collegio sindacale e lo stesso Calabretta, che ha presieduto l’assemblea. Nella relazione – si legge ancora nel testo del comunicato stampa – il commissario liquidatore, posto che ci sono le condizioni di continuità aziendale, ha proposto l’uscita dalla liquidazione e la remissione in bonis della Società con una gestione completamente pubblica, finalizzata al rilancio degli investimenti nel settore idrico».
Inoltre, viene specificato come «l’uscita dallo stato di liquidazione volontaria rientra nel percorso di pubblicizzazione sostenuto dal presidente Roberto Occhiuto ed è propedeutica alla predisposizione e all’affidamento in house di tutto il servizio idrico integrato nella Regione Calabria. Il socio Regione ha accolto la proposta del commissario e ha deliberato per l’uscita dalla liquidazione che, come previsto dalla legge, sarà efficace al termine dei 60 giorni».
«Altra buona notizia, secondo me gigantesca – commenta il presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto – è quella di aver posto fuori dalla liquidazione, dopo dieci anni, Sorical, la società regionale che si occupa degli acquedotti e dei grandi adduttori».
Per Occhiuto si tratta di «una questione sulla quale abbiamo lavorato per mesi, con la società multinazionale francese che abbiamo fatto uscire dalla società, con un fondo governativo tedesco, e infine siamo riusciti a porre Sorical fuori dalla liquidazione. Quindi – conclude il governatore della Regione Calabria – il nostro sistema idrico potrà essere governato da una società che non è più in liquidazione e che potrà attrarre così le risorse del Pnrr che sono necessarie al sistema regionale».
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