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MARATEA – A giudicare dai numerosi bagnanti ignari e rilassati incontrati ieri sulla spiaggia di Fiumicello di Maratea l’allarme lanciato attraverso i social network dalla giornalista Giulia Cannada Bartoli, in merito ad un presunto «avvelenamento di tutti i bambini che fanno il bagno a riva», sarebbe del tutto infondato. E il primo cittadino della Perla del Tirreno Domenico Cipolla annuncia querela nei confronti della blogger e social media manager di origini napoletane. Secondo quanto affermato dal sindaco – e come ribadito dal medico di guardia presso il pronto soccorso – effettivamente nei giorni scorsi numerosi abitanti e turisti sono stati colpiti da un virus di natura influenzale che ha costretto alcuni genitori, preoccupati per le condizioni di salute dei propri bambini, a rivolgersi alle strutture sanitarie e alle farmacie presenti sul territorio. Ma tra i vari casi segnalati «non c’è alcuna correlazione – assicurano i medici dell’Asp – né tantomeno siamo in presenza di un’intossicazione alimentare dovuta ad un’infezione». Sembra dunque che il mare non c’entri nulla, considerando che anche quest’anno Fiumicello è stata insignita della “Bandiera blu” per le sue acque pulite e cristalline e che l’intero tratto della costa di Maratea, da Acquafredda fino a Castrocucco, viene costantemente monitorato dai tecnici dell’Arpab. L’agenzia di recente ha diffuso i risultati relativi all’ultimo monitoraggio dal quale si evincono valori assolutamente nella norma sia per quanto riguarda lo stato e la temperatura del mare, sia per l’eventuale presenza di enterococchi o altri batteri nelle acque. «Anche le analisi svolte proprio la scorsa settimana dai Nas presso il depuratore di Ogliastro, che raccoglie le acque reflue di diverse contrade per poi scaricarle una volta depurate a 700 metri dalla costa attraverso una condotta sottomarina – sottolinea il sindaco – hanno restituito dati negativi e prossimi allo zero._Questa è una cosa di una gravità assoluta – conclude – perché noi viviamo di turismo e delle nostre bellezze, che sono il nostro futuro: lo scarico a Fiumicello non esiste, né abbiamo ricevuto le decine di messaggi e telefonate cui secondo Bartoli non avremmo risposto». Eppure la giornalista Giulia Bartoli era andata giù dura, definendo assurdo il comportamento del sindaco e invitando i cittadini e i vacanzieri a stare in allerta. «Una sciocchezza – commenta seccato il titolare del lido “L’approdo” Roberto Schettino – allo scopo di danneggiarci chissà per quali ragioni: il mio collaboratore lavora qui dal 7 giugno e non ha mai fatto il bagno, eppure due giorni fa si è beccato lo stesso virus intestinale».
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