Ciccio Cozza ai tempi della Reggina
1 minuto per la letturaREGGIO CALABRIA – «Mi ritengo, in coscienza, estraneo a ogni reato che mi è stato contestato». È il commento dell’ex calciatore della Reggina Calcio Francesco Cozza che, martedì mattina, ha subito una perquisizione della Guardia di finanza e della Dia (LEGGI).
L’ex capitano amaranto è indagato nell’ambito dell’inchiesta «Planning» (LEGGI) dove è accusato di associazione a delinquere aggravata dal favoreggiamento alla ‘ndrangheta. Secondo il procuratore Giovanni Bombardieri e i sostituti della Dda Stefano Musolino e Walter Ignazitto, infatti, Cozza sarebbe stato un prestanome di imprenditori ritenuti espressione delle cosche mafiose.
«Sono e resto sereno – è la dichiarazione di Cozza assistito dagli avvocati Celestina Marino e Giuseppe Mazza – perché ho sempre improntato il mio vissuto nel segno dell’onestà e della legalità. Per quanto riguarda il procedimento giudiziario posso solo dire che ciò non intacca la mia fiducia nella magistratura alla quale chiedo solo di fare al più presto chiarezza sulla mia posizione sia nell’interesse della giustizia che della mia onorabilità».
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